ATTRAZIONI PRINCIPALI
- Centro storico di Montepulciano
- Cantine di Montepulciano
- Museo Etrusco di Chiusi
- Castello di Sarteano
- Borgo di Cetona
- Terme di Chianciano Terme
- Terme di San Casciano dei Bagni
Terra di boschi e colline, ricca di acque termali, dominata dalla storica Montepulciano, tanto vino e sapori dimenticati
Provincia di Siena
Cetona
Chianciano Terme
Chiusi
Montepulciano
San Casciano dei Bagni
Sarteano
Sinalunga
Torrita di Siena
Trequanda
TERRITORIO
La Valdichiana (o Val di Chiana) è una valle di origine alluvionale lunga circa 100 chilometri, compresa tra le province di Arezzo e di Siena in Toscana, e tra quelle di Perugia e di Terni, in Umbria e Lazio. Il paesaggio è prevalentemente collinare. L’altitudine media è di circa 405 m s.l.m. Il territorio fu abitato inizialmente dagli Etruschi. Lo confermano i numerosi reperti archeologici provenienti da Cortona e Chiusi, che furono antiche lucumonie (città) etrusche.
Clanis, la zona si trasformò in un malsano acquitrino. Nel XIV° secolo furono fatti due tentativi di bonifica e, all’inizio del XVI°, addirittura Leonardo Da Vinci elaborò un progetto. Soltanto durante il governo dei granduchi Asburgo Lorena, con la costruzione del Canale Maestro della Chiana (che riprese quasi del tutto l’antico corso d’acqua dell’antico fiume), la palude fu bonificata. Con quest’opera idraulica, il problema venne risolto e la valle si prosciugò. La bonifica ha dato i suoi frutti e oggi la Valdichiana è una delle zone agricole più fertili d’Italia.
In Toscana la zona è tradizionalmente suddivisa in due aree: la Valdichiana Aretina e la Valdichiana Senese. Natura, cultura ed enogastronomia sono gli ingredienti principali. Oltre alle grandi attrattive di interesse storico-artistico, la zona è ricca di strutture ricettive caratterizzate da attrezzati agriturismi dove vengono svolte attività di vario genere: didattiche, sportive, agresti, culturali o ricreative.
Molto importanti sono le Terme di Chianciano note fin dagli Etruschi per le benefiche acque e le Terme di Montepulciano, oggi dotate di moderni stabilimenti termali dedicati al benessere fisico-fisico. Numerosi sono le opportunità di attività all’aperto muovendosi a piedi (trekking), a cavallo (ippo-trekking) e in mountain bike.
L’accessibilità in automobile è piuttosto semplice: è sufficiente percorrere l’Autostrada A1 (“Autostrada del Sole”) scegliendo una delle numerose uscite predisposte. In direzione est-ovest si può percorrere la SS.715, Superstrada che da Siena incrocia Bettolle-Sinalunga.
COSA VEDERE
Attrazioni
Abbazia di Sicille
Attrazioni per comune e località
Per conoscere di più sulle attrazioni e servizi offerti cliccare sul nome di ogni comune elencato.
CETONA (SI) – borgo medievale
Dominato dalla massiccia mole verde del Monte Cetona, è un villaggio di origine medievale che si è conservato bene nel corso dei secoli successivi. Il centro storico è pieno di piazzette e stretti vicoli fiancheggiati da costruzioni che non nascondono la loro età. Nel territorio sono state ritrovate tracce di insediamenti umani antichissimi. Gli edifici religiosi sono legati alla figura di San Francesco che, in questo territorio, rimase per qualche tempo.
CHIANCIANO TERME (SI) – villaggio termale
È tradizionalmente una località legata al benessere termale, visto che da fin dalle epoche etrusca e romana e poi attraverso tutto il Rinascimento sono stati sfruttati i benefici delle acque, che nella zona sgorgano abbondantemente. Come centro termale ricco di acque minerali con effetti curativi, Chianciano è anche nota per l’ameno paesaggio.
La cittadina è infatti circondata da colline boscose, caratterizzata da un clima mite e immersa in un ambiente salutare ed incontaminato. Chianciano Terme ha conservato il primato di cittadina termale moderna e perfettamente attrezzata senza tuttavia rinnegare le proprie radici: un centro storico ben conservato, una rilevante quantità di aree verdi nei parchi termali e nei giardini pubblici, ville e accoglienti alberghi.
CHIUSI (SI) – villaggio di origini etrusche
Chiusi fu una delle più importanti città etrusche di tutta l’Italia. Ebbe un ruolo egemone tra le altre città e, in un momento della sua storia, minacciò addirittura Roma. Di questo glorioso periodo rimangono numerose tracce su tutto il territorio (tombe) e un ricco patrimonio di oggetti esposti nel grande e importante museo della cittadina.
MONTEPULCIANO (SI) – borgo medievale e area vinicola
Il centro abitato ha mantenuto le caratteristiche di borgo medievale a forma di S ed è racchiuso da tre cerchi di mura, costruite nel XIV° secolo. Altri piccoli insediamenti rurali coesistono pieni di memorie storiche e notevoli opere d’arte con il principale centro urbano all’interno di un armonioso paesaggio agricolo. Il territorio è noto per l’abbondanza di vigneti, le cui uve vengono sapientemente trasformate nel Vino Nobile di Montepulciano DOCG.
Le maggiori attività produttive si concentrano sui settori delle eccellenze locali: l’enologia, l’agricoltura, il turismo.
SAN CASCIANO DEI BAGNI (SI) – villaggio termale
La storia e lo sviluppo della cittadina sono essenzialmente legate alla presenza di acque termali, ben 42 sorgenti con una temperatura media di 40°C. Il dato più importante e impressionante è la massa d’acqua che sgorga nel territorio: la portata complessiva delle sorgenti raggiunge i 5,5 milioni di metri cubi, valore che colloca la cittadina al terzo posto in Europa per flusso di acqua termale. Le acque hanno comunque vissuto fasi alterne ma l’interesse verso le proprietà terapeutiche di queste storiche sorgenti è di nuovo cresciuto dopo la realizzazione del Centro Termale Fonteverde.
SARTEANO (SI) – villaggio collinare
Sarteano è ubicato sui rilievi montuosi che separano la Valdichiana dalla Val d’Orcia, una delle più pittoresche zone della Toscana meridionale. È anche una zona di valore, sia dal punto di vista storico (civiltà etrusca) che naturalistico. La cittadina è dominata dall’imponente castello che si staglia sullo sfondo verde del Monte Cetona. L’economia è diversificata, ma fondamentalmente si basa sull’agricoltura – olio, vino e frumento – e sul turismo.
SINALUNGA (SI) – villaggio collinare
Il territorio di Sinalunga è, in pratica, formato da un’insieme di piccoli villaggi, alcuni dei quali di origini medievali, quasi tutti insediati sulle alture che dominano la Valdichiana. Le tracce del periodo medievale sono visibili un po’ dovunque, nonostante i danni riportati nel corso delle faide politiche di Siena e durante il duro confronto armato con Firenze. Gran parte degli edifici religiosi contiene pregevoli opere d’arte.
TORRITA DI SIENA (SI) – villaggio rurale
La cittadina è spesso stata al centro di cruente vicende storiche che hanno purtroppo alterato molto l’originale aspetto medievale. Le chiese custodiscono invece alcune pregevoli opere d’arte. La cittadina è sede di uno dei più antichi palii e, quasi a contrastare le origini medievali, ha aperto le porte ad uno dei generi musicali più moderni, il blues.
TREQUANDA (SI) – villaggio rurale
È un ameno borgo collocato tra vigneti, oliveti e boschi che, assieme, compongono il tipico paesaggio della campagna toscana. Il villaggio è situato in quella zona con tipico colore ocra del terreno, in gran parte argilloso. Isolati o in filari lungo strade poderali, i cipressi costituiscono la specie arborea più caratteristica della zona. Nel territorio ci sono pittoreschi borghi medievali ben conservati nel tempo quali Petroio, dove vengono prodotte ceramiche artigianali, e Castelmuzio.
Duomo di Chiusi
Zone: Val di Chiana Senese
Tipo: chiesa (XII°secolo)
Località: Chiusi
La cattedrale di San Secondiano o Duomo di Chiusi, risalente al VI° secolo, fu trasformato nel XII° e ristrutturato nel 1894i. Questi lavori comportarono, tra l’altro, il rifacimento della facciata, preceduta da un portico in stile dorico che si distingue per l’unione di elementi architettonici paleocristiani a motivi di stile bizantino. Gli scavi eseguiti negli anni ’70 del XX° secolo nell’area del presbiterio hanno portato alla scoperta di un edificio, a sua volta costruito sui resti di una costruzione ancora più antica.
Nella navata sinistra c’è la tomba di Santa Mustiola, patrona di Chiusi. Il campanile, staccato dalla chiesa, fu costruito nel 1585 trasformando una preesistente torre di difesa risalente al XII° secolo. All’interno dell’edificio c’è un museo con reperti archeologici e opere d’arte provenienti dal territorio diocesano, databili dal II° al XX° secolo.
Abbazia della Santissima Trinità di Spineta
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Sarteano (SI) – località Spineta
Tipo: abbazia romanica cistercense (XI° secolo)
Edificata nel 1085, fu affidata ai monaci vallombrosani di Coltibuono e, durante tutto il Medio Evo, fu un importante centro religioso. Nel complesso c’era anche un ospedale riservato ai pellegrini che transitavano lungo la vicina via Francigena (o Romea). Dal XV° secolo iniziò un periodo di decadenza e l’abbazia fu trasferita al monaci cistercensi.
Questi vi rimasero fino al 1784, anno della soppressione decretata dal Granduca di Toscana Leopoldo II° Asburgo Lorena. In seguito tutto il complesso fu trasformato in una fattoria agricola. In anni recenti le strutture sono state oggetto di un accurato restauro e, attualmente, sono utilizzate solo per importanti incontri culturali o cerimonie religiose.
La chiesa è in stile romanico, a navata unica. All’incrocio tra navata e transetto è inserita una piccola cupola, protetta esternamente da un tiburio quadrilatero. Gli unici elementi decorativi sono due animali, scolpiti a debole rilievo nella facciata, e un quadrupede, scolpito all’interno di una lunetta del transetto.
Palazzo Comunale di Montepulciano
Zona: Val di Chiana Senese
Tipo: edificio storico (XIV° secolo)
Località: Montepulciano
Orari: lunedì-domenica 10.00-13.00 e 14.00-18.00
Un importante monumento da visitare, la cui costruzione risale alla seconda metà del XIV° secolo. L’edificio è rivestito in travertino. Un sottile marcapiano separa la parte rustica dal secondo piano con otto aperture, sei finestre e due nicchie centrali. Al secondo piano quattro finestre più piccole ripetono il motivo del piano inferiore. All’interno c’è un cortile con due logge sovrapposte. La torre è accessibile e dalla sommità si gode un gradevole panorama della cittadina e dei dintorni.
Castello di Fighine
Zona: Val d’Orcia Senese
Comune: San Casciano dei Bagni (SI) – località Fighine
Tipo: castello (XII° secolo)
Ubicato in eccellente posizione strategica, il castello è menzionato per la prima volta nel 1058. Nel XII° secolo fu proprietà dei Visconti. L’ubicazione strategica rese il castello oggetto di dispute tra capitani di ventura e nobiltà locale fino a quando non fu occupato dalle milizie di Cortona. Nel 1441 Siena ne ottenne il controllo e, successivamente, intraprese grandi lavori di ampliamento e di rafforzamento.
La struttura ha conservato l’originaria pianta quadrata, con tre torri angolari. Le mura di difesa sono collegate direttamente alla torre a sezione quadrata e a quella a sezione semi-ottagonale. Il nucleo centrale della fortificazione è costituito dalle torri e dalla residenza. Solo l’esterno del castello è visitabile.
Fortezza di Sarteano
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: fortificazione (XI° secolo)
Località: Sarteano
È ubicata su un masso di travertino che, nei secoli, ne ha favorito l’inespugnabilità. Originariamente un castello risalente al 1038, fu proprietà della famiglia Manenti fino al 1280. In seguito fu teatro di molti scontri armati fino a quando Sarteano si legò completamente a Siena. Di conseguenza il cassero subì una radicale trasformazione (sembra anche ad opera di Lorenzo di Pietro, detto Il Vecchietta, passando dallo stile gotico a quello rinascimentale fiorentino. Infatti il mastio centrale fu dotato di una cinta muraria intervallata da due torrioni circolari e interrotta solo da un portale con ponte levatoio.
Di notevole interesse è la scala a chiocciola, composta da 134 gradini in travertino, che attraversa verticalmente l’edificio
Il castello resistette a molti assedi, tra cui quello quello di Cesare Borgia (1503) e dell’esercito spagnolo (1552). Nel 1617 il fortilizio fu donato in uso perpetuo a Brandimarte Fanelli e i suoi discendenti ne mantennero la proprietà fino al 1997. In quest’anno fu acquistato dall’amministrazione comunale poi e restaurato. All’interno della fortezza e del parco circostante, formato da lecci secolari, si svolgono eventi culturali ed enogastronomici.
Farnetella
Zona: Val di Chiana Senese
Comune: Sinalunga (SI) – località Farnetella
Tipo: villaggio storico
Il nome deriva, probabilmente, da farnia, albero della famiglia della querce presente in grande quantità nella zona. L’origine dell’abitato risale al VI° secolo, come proprietà dei conti Barotti. Ubicato su un alto rilievo del terreno tuttora denominato Castelvecchio, era in posizione inespugnabile. All’interno delle robuste e alte mura c’era il vero e proprio castello, un cortile, una chiesetta, una cappella e alcune case. Nei primi anni del XII° secolo, Farnetella entrò a far parte dei possedimenti dei conti Cacciaconti. Nel 1271 il borgo fu accusato di alto tradimento per aver accolto esponenti della fazione ghibellina fuoriuscita da Siena e, di conseguenza, il castello fu raso al suolo. Nel 1295, ma in un luogo diverso, gli abitanti ricostruirono rapidamente il borgo articolandolo su tre vie principali, tutte in leggera pendenza.
Si deve però ad Adolfo Ferrari, grande appassionato di antichità, l’attuale fisionomia di Farnetella. Nel 1889, infatti, dette inizio ai lavori per una grande costruzione residenziale, simile a un castello. Era un ambiente dal sapore antico, ma dotato di tutte le comodità, destinato al soggiorno di ricchi villeggianti. Il castello di Farnetella contiene numerosi affreschi, grandi mobili e lo splendido apparato decorativo in legno della sala da pranzo, opera dello scultore Giovanni Sammicheli. La cittadina ha mantenuto la struttura di borgo medievale: è ancora circondata da parte della cinta muraria, ha conservato il castello mentre le quattro borgate sono collegate tra di loro da stretti vicoli.
A Farnetella c’è la Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1392. All’interno, sono conservate statue in legno policromo di Francesco di Valdambrino: Angelo annunziante e Vergine annunziata. Secondo la tradizione popolare, nel XVIII° secolo la statua della Vergine presentava fenomeni di lacrimazione e operava guarigioni miracolose. Altre opere di pregio nella chiesa sono gli affreschi Madonna in trono e santi (XV° secolo) e Madonna delle Nevi (XVI° secolo).
Abbazia di Sicille
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Trequanda (SI) – località Sicille
Tipo: chiesa (XIII° secolo)
Indirizzo: Piazza Garibaldi, 12
Costruita nel 1263, ha la facciata interamente di pietre bugnate. Il portale è ad arco acuto e, sull’architrave, c’è un’iscrizione racchiusa tra due croci di Malta, antico simbolo dei Templari, al cui ordine la chiesa appartenne. Il successivo Ordine, quello degli olivetani, è ricordato invece dallo stemma che sormonta l’occhio circolare della facciata. All’interno ci sono due affreschi del secolo XV°.
Terme
Stabilimenti termali suddivisi per località
Località: Chianciano Terme (SI)
Acqua: Fucoli, 16,5 C°, bicarbonato-solfato-calcica
Santa, 33 C°, bicarbonato-solfato-calcica
Sant’Elena, 13,9 C°, oligominerale bicarbonato- alcalina
Santissima, 33 C°, bicarbonato-solfato-alcalino-terrosa carbonica
Sillene, 38,5 C°, solfato-bicarbonato-calcica
Indicazioni terapeutiche: Malattie circolatorie, del fegato e delle vie biliari, dell’apparato digerente, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, dell’apparato urinario
Trattamenti: bagni terapeutici, cure idropiniche, riabilitazione motoria, respiratoria, irrigazioni, vascolopatie periferiche, fanghi, idromassaggi, insufflazioni, chinesiterapia, idrochinesioterapia, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche
Stabilimento termale: Acqua Santa
Indirizzo: Viale Baccelli
Sito: www.termechianciano.it
Chianciano Terme sorge a 475 m sul crinale che spazia dal lago Trasimeno ai contrafforti boscosi del monte Amiata. L’abitato ha due nuclei storici: il borgo medievale e la zona dei parchi termali. La prima valorizzazione delle acque termali avvenne nel VII° secolo. Il parco termale di Chianciano conta 5 fonti, con differente mineralizzazione e temperatura, alle quali corrispondono diverse strutture di cura. Le fonti principali sono: Acqua Santa, Acqua Fucoli e Acqua Sillene. Le acque sono rinomate per il trattamento delle malattie del fegato, dello stomaco e della circolazione. La sorgente oligominerale Sant’Elena è situata su di una collina, immersa completamente nel verde di querce secolari, cipressi ed olivi che formano una vera oasi naturalistica. La sorgente si trova all’interno di uno stabilimento termale dell’Acqua Santa specializzato nella cura delle malattie renali e dell’apparato gastroenterico.
Le acque sono efficace anche nelle patologie del fegato e delle vie biliari, quali la dispepsia, la calcolosi biliare e difficoltà digestive. L’acqua può essere bevuta a temperatura naturale, tiepida o calda al mattino, a digiuno, oppure nel pomeriggio perché favorisce la digestione. Alle Terme di Chianciano è presente un centro diagnostico, con ambulatori e un centro inalatorio da cui fanno parte il Parco Acquasanta e il Parco Fucoli, dove le acque vengono utilizzate tradizionalmente come bevanda per la cura del fegato. lo Stabilimento Sillene è attrezzato per bagni, fanghi e altre terapie, oltre trattamenti estetici e di benessere. A tal fine vanno menzionati il Centro di Idrofisiochinesioterapia, il centro di medicina estetica e angiologia, il centro Relax, nonché la palestra e la linea cosmetica Sillene.
Nei dintorni si trova anche lo stabilimento Terme Sensoriali, una sorta di “tempio termale” che offre 20 diverse esperienze diverse articolate in quattro percorsi benessere specifici: depurativo, rilassante, energizzante, riequilibrante. I trattamenti vengono eseguiti utilizzando piscine con idromassaggio, saune, bagno turco, fanghi estetici, cromoterapia ed aromaterapia. Il centro benessere è specializzato in trattamenti basati sulla naturopatia che fanno dei cinque elementi – acqua, fuoco, terra, aria, etere – i protagonisti delle terapie. Inoltre è possibile effettuare l’esperienza unica di entrare in una straordinaria “piramide energetica”, che rispetta le proporzioni di quella egiziana di Cheope. Si può infine accedere ad una stanza insonorizzata e manipolare diversi tipi di fango termale.
Località: Sant’Albino – comune di Montepulciano (SI)
Acqua: Montepulciano, 16 °C, solfurea bicarbonato-magnesiaca salso-bromo-iodica
Indicazioni terapeutiche: Malattie circolatorie, della pelle, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, ginecologiche
Trattamenti: bagni terapeutici, cure inalatorie, vascolopatie periferiche, fanghi, chinesiterapia, cosmesi, fitness, ginnastica respiratoria, idrochinesioterapia, massaggi, programmi antistress, riabilitazione motoria, respiratoria e vascolare, terapie fisiche e trattamenti estetici
Stabilimento termale: Terme di Montepulciano
Tel: +39 0578 7911
La località era già nota per la presenza della cosiddetta “acqua puzzola di Sant’Albino”, una sorgente di acqua sulfurea, e per le cave di travertino. Infatti, la prima citazione delle acque sulfuree di Montepulciano risale al 1571. La costruzione dello stabilimento termale risale al 1966, quando venne anche scavato il pozzo che consentiva di captare le acque a 132 m di profondità, portandole in superficie senza che entrassero in contatto con l’aria per mantenere intatte le qualità terapeutiche dello zolfo e degli altri minerali che svolgono attività antisettica, anticatarrale, antispastica ed antiallergica. La struttura di cura comprende un centro di riabilitazione ortopedico-vascolare-reumatologico in grado di eseguire varie terapie per una efficace riabilitazione dopo interventi di chirurgia ortopedica e per le patologie vascolari, sia arteriose che venose, nonché per la traumatologia sportiva. Ci sono anche 3 centri specializzati nelle malattie dell’apparato respiratorio come broncopneumopatie croniche ostruttive, asma, bronchite ed enfisema polmonare. Le Terme includono anche un centro di audiologia e vestibologia ed un centro di rinologia.
TERME DI SAN CASCIANO DEI BAGNI
Località: San Casciano dei Bagni (SI)
Acqua: Bianca Cappello, 42 °C, solfato-calcico-fluorurato-magnesiaca
Ferdinando II, 42 °C, solfato-calcico-fluorurato-magnesiaca
Ficoncella, 42 °C, solfato-calcico-fluorurato-magnesiaca
Portico, 42 °C, solfato-calcico-fluorurato-magnesiaca
Indicazioni terapeutiche: Malattie circolatorie, del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell’apparato digerente, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, dell’apparato urinario
Trattamenti: bagni terapeutici, cure idropiniche, cure inalatorie, fanghi, grotte/stufe, humage, idromassaggi, inalazioni caldo-umide, piscina termale, cosmesi, educazione alla salute, fitness, massaggi, medicina estetica, programmi antistress
Stabilimento termale: Bagno della Ficoncella, Bagno Grande, Bagno Bossolo, Doccia della Testa, Fonteverde
Le vicende della zona sono sempre state legate alla storia del suo territorio ricco di sorgenti termali, conosciute anche ai tempi degli etruschi e successivamente dei romani. Ai primi anni del XX° secolo furono costruiti i lussuosi padiglioni termali, attualmente affiancate da centri d’estetica e benessere e dell’elegante hotel Terme dei Medici. Molto bella è la piscina all’aperto, affacciata al paesaggio tra cascate e zampilli d’acqua. All’interno dei stabilimenti termali ci sono numerose piscine interne. A San Casciano dei Bagni ci sono ben 42 sorgenti che sgorgano acque termali di temperatura compresa tra 40°C e 42°C. In relazione alla vicinanza, sono raggruppate in modo a formare una serie di bagni, di cui i principali sono quattro:
Bagno della Ficoncella – da sempre la sorgente più importante di tutto il complesso termale di San Casciano. È inclusa, assieme alle sorgenti di Santa Maria e San Giorgio, all’interno dell’impianto termale più grande della cittadina.
Bagno Grande – il nome è dovuto alla grande affluenza d’acqua che sorga in numerosissimi zampilli fin sopra la superficie del terreno. È una fonte d’acqua chiara e limpida dalle molteplici proprietà curative.
Bagno Bossolo – le sue acque sono tra le più tiepide della zona. Caratteristica di questa sorgente è la proprietà curativa su lesioni da ustioni: immergendo la parte bruciata, le cicatrici ottengono visibili benefici.
Doccia della Testa – è la sorgente più frequentata dagli abitanti. Le proprietà terapeutiche sono legate al forte getto di acqua calda proveniente dall’alto.
Riserve naturali
Riserva del Lago di Montepulciano
Zona: Val di Chiana Senese
Tipo: riserva naturale e lago
Indirizzo: Via del Lago, 1 – Montepulciano (SI)
Tel.: +39 0578 767343
Sito: www.amicilagodimontepulciano.it
Email: info@gliamicidimontepulciano.it
Il lago è quanto rimane della vasta palude che occupava gran parte della Valdichiana. Assieme a parte del Canale Maestro della Chiana e ad alcuni terreni agricoli adiacenti, costituisce una delle più importanti zone umide dell’Italia Centrale. La riserva è un importante punto di sosta per l’avifauna che si sposta stagionalmente tra l’Europa e l’Africa. Inoltre è utilizzata da numerose specie di uccelli per lo svernamento e per la nidificazione. All’interno della riserva l’Oasi LIPU è dotata di centro visite, tre capanni e due piattaforme di osservazione. Si possono prenotare escursioni guidate in barchino. La riserva comprende anche una zona attrezzata per la sosta di camper.
Riserva di Pietraporciana
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: area naturale protetta
Località: Sarteano
È il residuo di uno dei più grandi boschi di faggio dell’Italia centrale e si sviluppa sul versante settentrionale dei rilievi che separano la Valdichiana dalla Val d’Orcia. Oltre ai faggi sono presenti alberi di cerro, carpino bianco e carpino nero, acero montano. I due tipi di arbusti principali sono la belladonna e la “fusaggine maggiore”, una specie tipica della zona mediterraneo-montana, mentre tra le specie floreali domina il giglio martagone, una rarissima varietà appartenente alla famiglia delle liliaceae. Inoltre sono presenti il bucaneve, la primula e l’anemone.
ARTE E MUSEI
Musei
Museo Nazionale Etrusco di Chiusi
Zona: Val di Chiana
Comune: Chiusi
Tipo: museo archeologico etrusco-romano
Indirizzo: via Porsenna, 93
Tel.: +39 0578 20177
Email: sba-tos.museochiusi@beniculturali.it
Sito: www.archeotoscana.beniculturali.it
Orari: tutti i giorni 9.00-20.00
Ingresso: intero €uro 6,00, ridotto € 3; il biglietto consente l’accesso anche alla necropoli di Poggio Lorenzo (Tomba del Leone e alla Tomba della Pellegrina) e, con l’aggiunta di un supplemento di €uro 3,00, alla Tomba della Scimmia.
Il museo contiene numerosi reperti provenienti dagli scavi nella zona, in particolare antichissimi canopi (vasi cinerari) e sarcofagi di epoche comprese dall’Età del Ferro a quella “ellenistica” etrusca e anche a quella romana. Del primo periodo sono rilevanti i corredi tombali: urne cinerarie, fibule, rasoi. Tra gli oggetti di produzione esterna spiccano le ceramiche a figure nere e rosse, importate dall’Attica (Grecia). Nel museo sono anche esposti reperti di bucchero pesante tipici della produzione locale, bronzi e opere di oreficeria. L’età ellenistica è ben documentata da urne in marmo e terracotta e da terrecotte architettoniche e votive. Interessante anche l’epoca longobarda documentata da ricchi corredi provenienti dalle tombe di guerrieri.
Museo Civico per la Preistoria di Cetona e Parco Archeologico
Zona: Val di Chiana Senese
Comune: Cetona (SI) – località Belverde
Tipo: museo e parco archeologico
Indirizzo: via Roma 37
Tel: +39 0578 237632
Email: museo@comune.cetona.si.it
Sito: www.preistoriacetona.it
Orario museo: da ottobre a maggio domenica 10.00-13,00; sabato 15.00-18.00; gli altri giorni su prenotazione. Da giugno a settembre da martedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Orario parco: da novembre a marzo su prenotazione. Da aprile a giugno domenica 10.00-13.00 e 15.00-17.00; gli altri giorni su prenotazione. Da luglio a settembre martedì 10.00-19.00
Ingresso: Museo – intero €uro 3,00, ridotto € 2,50; Parco e archeodromo – intero €uro 6,00, ridotto € 5,00; Cumulativo museo, parco e archeodromo – intero €uro 7,00
Il museo documenta le fasi più antiche della presenza dell’uomo nel territorio attorno al Monte Cetona, a partire dal Paleolitico (50.000 anni fa) fino all’Età del Bronzo (4.000 anni fa). Il percorso museale, organizzato in forma didattica, prosegue nel Parco Archeologico Naturalistico, dove è possibile visitare gran parte dei siti da cui provengono i reperti esposti nel museo. Tra l’altro c’è anche la ricostruzione di un’area abitativa dell’Età del Bronzo, una cavità naturale nella quale è allestito un accampamento paleolitico e un settore destinato alla simulazione di attività di scavo.
Museo Civico Archeologico Etrusco di Chianciano Terme
Zone: Val di Chiana Senese
Tipo: museo archeologico
Indirizzo: Via Dante – Chianciano Terme (SI)
Tel.: +39 0578 30471
Email: museoestrusco@libero.it
Orari: da martedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Il museo è ubicato nell’ex granaio della villa Simoneschi. Conserva reperti archeologici etruschi rinvenuti nel territorio, provenienti da Pedata e da Sillene (resti di una biga in bronzo).
Ci sono anche alcune ricostruzioni di vari ambienti: una camera tombale principesca del VII° secolo a.C., il frontone di un tempio etrusco (con ricollocamento degli elementi provenienti dall’area archeologica di Fucoli), una fattoria (comprese le attrezzature per la vinificazione del II° secolo a.C.), un ambiente conviviale. Una sezione del museo è interamente dedicata ai canopi antropomorfi (urne cinerarie) rinvenuti nella necropoli di Tolle.
Museo Civico Archeologico di Sarteano
Zona: Val d’Orcia
Tipo: museo archeologico etrusco
Indirizzo: Via Roma, 24 – Sarteano (SI)
Tel.: +39 0578 269261
Email: museo@comune.sarteano.si.it
Orari: invernale giorni festivi 10.30-12.30 e 16.00-19.00; estivo tutti i giorni 10.30-12.30 e 16.00-19.00; chiuso il lunedì
Il museo ha sede nel Palazzo Gabrielli, risalente al XIII° secolo. La raccolta è costituita da oggetti provenienti dalle numerose necropoli etrusche del territorio e risalenti a un arco di tempo che va dal IX° al I° secolo a.C. Di notevole interesse sono i reperti villanoviani provenienti dalla necropoli di Sferracavalli e gli ossari canopici etruschi del periodo “orientalizzante”. Quindi la ricostruzione della tomba a camera con doppia sepoltura della necropoli di Solaia-Macchiapiana. Tutto il piano inferiore è dedicato alla ricostruzione scenografica a grandezza naturale di una straordinaria tomba della seconda metà del IV° secolo a.C., denominata “della Quadriga Infernale”, scoperta nella necropoli delle Pianacce. L’innovativa tecnica delle stampe digitali su intonaco esalta i vivacissimi colori delle pitture, davvero uniche.
Museo della Terracotta
Zona: Crete Senesi
Comune: Trequanda (SI) – località Petroio
Tipo: museo di artigianato
Indirizzo: Via Valgelata, 10
Tel.: +39 0577 665188
Email: museo@comune.trequanda.siena.it
Orari: invernale sabato e domenica 10.00-12.00; estivo giovedì e venerdì 16.00-19.00, sabato e domenica 10.00-12.30; altri giorni su prenotazione
Il Museo della Terracotta è situato all’interno del Palazzo Pretorio di Petroio. L’esposizione è costituita da antichi reperti di terracotta e documentazione sui tradizionali metodi di lavorazione del materiale.
Siti archeologici
Necropoli delle Pianacce - Tomba della Quadriga Infernale
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Sarteano (SI) – località Pianacce
Tipo: sito archeologico etrusco (IV° secolo a.C.)
Orari: sabato su prenotazione
La scoperta della cosiddetta “Tomba della Quadriga Infernale” è avvenuta nel corso degli scavi nella grande necropoli delle Pianacce nel 2003 e ha costituito uno degli eventi più significativi degli ultimi decenni per l’etruscologia. La tomba, collocata a una profondità di 5 metri e con un dromos di accesso di 20 metri, è decorata da un ciclo pittorico conservatosi in maniera sorprendente. L’eccezionalità è costituita soprattutto dall’originalità dei temi iconografici. Sul lato destro del corridoio di accesso è raffigurata una quadriga, composta da due leoni e due grifoni, che traina un carro condotto da un demone. Si tratta, probabilmente, di una raffigurazione del tutto innovativa del demone Charun, omologo del Caronte greco nella sua funzione di accompagnatore delle anime verso l’Ade.
Al di là di una nicchia scavata lungo il corridoio c’è una seconda scena di grande vivacità: due figure maschili, distese sul letto del banchetto, si rivolgono un gesto di affetto. Certamente si tratta dei due defunti sepolti raffigurati a banchetto nell’aldilà.
All’interno della camera di fondo, di forma quadrangolare, è dipinto un serpente a tre teste, uno dei tanti mostri immaginari che popolavano l’oltretomba etrusco. Infine, sul semipiano della parete di fondo, è raffigurato un ippocampo, un motivo presente in molte tombe etrusche anche al di fuori della Toscana. Sia lo stile delle pitture che gli oggetti del corredo indicano che la tomba risale alla seconda metà del IV° secolo a.C. All’interno della necropoli sono state collocate numerose lastre di terracotta provenienti da un edificio termale di epoca romana rinvenuto in località Colombaio.
Necropoli etrusca di Tolle
Zone: Val di Chiana
Comune: Chianciano Teme (SI) – località La Foce – Chianciano Terme (SI)
Tipo: sito archeologico etrusco (VII° secolo a.C.)
La grande necropoli etrusca di Tolle, risale a un’epoca epoca compresa tra l’inizio del VII° e la fine del VI° secolo a.C. Vi sono state rinvenute 400 tombe di varie tipologie. Le sepolture sono costituite, in maggioranza, da vasi cinerari (o canopi) che contenevano le ceneri dei corpi cremati. La particolarità dei canopi è data dal fatto che venivano modellati in base ai lineamenti del defunto.
Necropoli etrusca dei Morelli
Zone: Val di Chiana Senese
Tipo: sito archeologico etrusco (VII° secolo a.C.)
Località: Chianciano Terme (SI)
Sono state rinvenute tombe databili agli ultimi decenni del VII° secolo a.C. La tomba più rilevante è quella principesca. Tra i preziosi oggetti contenuti è di particolare pregio la sfoglia d’oro, arricchita da due occhi in osso e ambra, che ricopriva il cinerario. Davanti all’ossario era collocata un piccolo tavolo in bronzo su cui erano posti sei calici e quattro coppe, indicanti lo svolgimento del banchetto. Molto pregevole un piatto in bucchero nel quale sono stati trovati resti di un pasto rituale. Le ceneri erano conservate in urne di pietra a forma di casa, abbellite con decorazioni pittoriche. Il corredo funebre era completato da vasi dipinti e da carrelli portavivande in bronzo.
Labirinto di Porsenna
Zone: Val di Chiana
Tipo: cunicoli sotterranei (III° secolo a.C.)
Località: Chiusi
È costituito da una serie di cunicoli sotterranei nel centro storico, in particolare sotto piazza del Duomo, la cattedrale stessa e gli edifici circostanti. Il reticolo è composto da un fitta serie di passaggi, larghi in media un metro ed alti da due a cinque metri, talvolta rinforzati da blocchi di pietra. Lungo il percorso sono ubicate cisterne e piccoli bacini per raccogliere l’acqua, sia tramite infiltrazione che quella delle falde. Un cunicolo conduce alla cisterna etrusco-romana del I° a.C., costituita da due ambienti con volta a botte. Il percorso è arricchito dalla presenza di iscrizioni e urne in alabastro, marmo o travertino, databili tra la fine del IV° e l’inizio del III° secolo a.C. Al labirinto si accede dal Museo della Cattedrale.
Catacomba di Santa Mustiola
Zone: Val di Chiana Senese
Tipo: necropoli paleocristiana (IV° secolo)
Indirizzo: via Amerina – Chiusi (SI)
È ubicata lungo la via Amerina e fu scoperta nel 1634. Il suo occultamento dovrebbe essere avvenuto nel IV° secolo d.C., per proteggere il luogo dalle razzie dei barbari. All’interno c’è il sarcofago in pietra calcarea in cui, nel 274 d.C., fu originariamente inumato il corpo della martire Mustiola. Il culto della santa è attestato fin dal IV° secolo e, sopra la sepoltura, nel V° secolo fu costruita una basilica, poi ricostruita nel 728 e quindi demolita nel XIX° secolo. Il corpo della santa fu trasferito nella Cattedrale di San Secondiano già alla fine del XV° secolo. La catacomba è composta da una serie di gallerie che si dipartono da due passaggi principali, con le pareti segnate da iscrizioni, simboli e segni. La cripta, con interessanti elementi arcaici, è il nucleo della struttura.
COSA FARE
Eventi in Valdichiana Senese
Giostra del Saracino di Sarteano
Giostra del Saracino di Sarteano
Tipo: folclore
Periodo: 15 agosto
Località: Sarteano
È la rievocazione di antichi tornei equestri. Prima della gara tutte le contrade sfilano in costume d’epoca assieme al “carroccio”: i capitani, le dame, gli sbandieratori, i musici, i giostratori e i palafrenieri con il cavallo percorrono tutte le vie del paese fino alla piazza principale della cittadina. Cinque cavalieri, ciascuno in rappresentanza delle cinque contrade, si sfidano nella gara.
Durante la giostra il cavaliere si lancia al galoppo contro una statua di legno che rappresenta il Saraceno, posta su un perno fissato nel terreno, e dotata di un grappolo di palle di legno nella destra e uno scudo nella sinistra. Il cavaliere deve infilare, con la lunga lancia, un anello che è posto in cima allo scudo. Se il cavaliere sbaglia e colpisce il “Buratto” questo girerà su sé stesso colpendo con le palle di legno le spalle del fantino. Il vincitore della competizione aggiudicherà alla propria contrada il palio, un drappo dipinto ogni anno da un artista diverso.
Corsa delle Brocche di Cetona
Tipo: rievocazione storica e folclore sportivo
Località: Cetona
Periodo: prima settimana di agosto
La manifestazione si divide in due parti, rievocazione storica e gara, entrambe legate alla tradizione delle donne che trasportavano brocche sulla testa. L’evento inizia con un corteo storico. Quindi la competizione, in cui le concorrenti debbono armonizzare sincronismo, resistenza e forza fisica. Ogni contrada è rappresentata da quattro concorrenti che, inizialmente, effettuano il giro di piazza Garibaldi con le brocche in testa. Quindi le gareggianti, a coppie, percorrono a staffetta il giro delle mura, portando a mano brocche di pesi diversi, che simboleggiano la fatica per l’approvvigionamento dell’acqua nei secoli passati.
Palio della Rivalsa
Tipo: folclore
Località: Bettolle – comune di Sinalunga
Il Palio rievoca un episodio del XVI° secolo quando Ascanio della Cornia, signore di Castiglion del Lago (regione Umbria), fu protagonista di una singolare azione armata contro il castello di Bettolle. La rievocazione si apre con il corteo, composto dai figuranti di ciascuna delle cinque contrade, che sfila per le vie cittadine secondo un ordine precedentemente sorteggiato.
Prima dell’inizio della manifestazione un banditore legge le motivazioni del Palio, quindi commenta il corteo storico e infine dà il segnale d’inizio con il lancio verso l’alto di una freccia infuocata. La competizione è divisa in due parti. La prima consiste nella corsa di un barellino, sul quale è collocata un’anfora, portato da due concorrenti; la seconda consiste, invece, nell’arrampicarsi su un palo di legno di 5 metri di altezza, reso scivoloso.
Torrita Blues Festival
Tipo: musica e arte
Località: Torrita di Siena
Periodo: fine giugno
È una manifestazione musicale, tutta dedicata al genere blues, che si svolge all’interno del centro storico. All’evento partecipano centinaia di artisti, nel corso del quale vengono presentati cantanti e gruppi. Torrita di Siena è gemellata con New Orleans e collegata con la Blues Foundation di Memphis (USA).
Coppa Monte Cetona - Raduno di auto d’epoca
Tipo: sportivo
Località: Piazze – comune di Cetona (SI)
Periodo: prima domenica di luglio
Il tradizionale raduno di auto d’epoca vede la partecipazione di centinaia di appassionati. Il concentramento delle vetture e degli equipaggi avviene in località Piazze. Il corteo dirige verso San Casciano dei Bagni, poi verso Cetona e si conclude a Sarteano con la cerimonia della premiazione.
ITINERARI
Percorsi
Il Sentiero della Bonifica
Il sentiero ciclopedonale della Bonifica è ottimizzato per la mobilità lenta. È un percorso che segue il canale Maestro della Chiana, realizzato dopo le ampie bonifiche XVI° secolo intraprese dai granduchi Medici e proseguite dagli Asburgo Lorena. Poiché non è utilizzato da veicoli a motore (era la strada per la manutenzione del canale) consente una quasi “passeggiata” e un lento procedere sulle due ruote. La lunghezza è “ragionevole”: 62 chilometri tra Chiusi e Arezzo suddivisi in 12 tappe di circa 5 chilometri ciascuna. Si viaggia vicino a vestigia etrusche, medievali, rinascimentali.
Qualche accorgimento è comunque necessario:
– in bicicletta utilizzare sempre il caso protettivo
– il percorso attraversa qualche strada asfaltata
– il percorso non attraversa centri abitati rilevanti; quindi calcolare le tappe in funzione della ristorazione, del pernottamento e di riparo in caso di pioggia;
– il percorso è poco ombreggiato: occhiali da sole e copertura della testa sono vivamente raccomandati;
– una scorta d’acqua, integratori, snack, frutta fresca debbono far parte del bagaglio;
– sconsigliabile il percorso dopo piogge abbondanti perché alcuni tratti potrebbero essere allagati.
Partenza: Chiusi Scalo
1a tappa Chiusi Scalo-argine di separazione-torri di Beccati
2a tappa torri di Beccati-lago di Chiusi
3a tappa lago di Chiusi-lago di Montepulciano
4a tappa lago di Montepulciano-Callone di Valiano
5a tappa Callone di Valiano-Valiano-il Torrione
6a tappa il Torrione-Botte allo Strozzo
7a tappa Botte allo Strozzo-ponti di ferro (da qui è possibile una variante per Cortona e/o Camucia)-Fattoria di Brolio e Colmata di Brolio-Fattoria del Pozzo
8a tappa Fattoria del Pozzo-allaccio Rii Castiglionesi (eventuale deviazione verso Marciano della Chiana)
9a tappa allaccio Rii Castiglionesi-Fattoria di Frassineto-casello idraulico di Frassineto-Fattoria di Font’a Ronco-Case di Terra
10a tappa Case di Terra-canali di immissione-ponti di Arezzo
11a tappa ponti di Arezzo-Ponte alla Nave
12a tappa Ponte alla Nave (eventuale deviazione per visita al castello di Battifolle)-Chiusa dei Monaci-Arezzo città
Percorsi Enogastronomici
Sentiero del Vinsanto
Il sentiero si snoda su un percorso di circa 7 chilometri da Torrita di Siena verso Montefollonico lungo strade vicinali, boschi e ruscelli. Lungo il sentiero sono state predisposte cinque aree attrezzate per brevi soste con indicazione sul percorso e sul territorio. Il sentiero su può percorrere a piedi, in bicicletta e a cavallo.
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TIPO; percorso storico-naturalistico
ZONA; Val di Chiana Senese
PARTENZA; Località Vipiana
ARRIVO; Località Porta a Follonica
LUNGHEZZA; 7 chilometri
TEMPO DI PERCORSO; 2 ore
DIFFICOLTA’; facile
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Strada del Vino Orcia
Informazioni:
– Via Borgo Maestro, 90 – Rocca d’Orcia (SI)
– Rocca a Tentennano – Castiglione d’Orcia (SI)
Tel.: +39 0577 887471; mobile ufficio di segreteria +39 334 30 66 290
Sito: www.stradavinorcia.com
Email: info@stradavinorcia.com / stradavinorcia@gmail.com
Comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
La Strada del Vino Orcia è nata nel 2003 ed ha la sua sede ai piedi della Rocca a Tentennano di Castiglione d’Orcia. Tredici sono i comuni inclusi nella DOC Orcia.
L’elemento che accomuna il territorio su cui si snoda la Strada del Vino Orcia è il paesaggio, tra i più caratteristici e affascinanti della Toscana, forse la più bella campagna del mondo. Nel 2004, l’UNESCO ha inserito la Val d’Orcia nel patrimonio mondiale dell’umanità, primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento, definendola nelle motivazioni come ” icona del paesaggio “. Furono gli Etruschi a importare la vite dal lontano Oriente e ancora oggi i discendenti di quel misterioso e affascinante popolo si tramandano di generazione in generazione l’arte dei vignaiuoli. E proprio la vite, con quel suo straordinario “sanguis jovis” (divino Sangiovese), ha lasciato profonda traccia di sè nel corso dei millenni, visibile nell’inestricabile legame tra l’uomo e la terra attraversata da fiume Orcia. La Strada del vino Orcia è un invito a scoprire questo territorio, alla vita che scorre con i ritmi di questa terra e a vivere immersi in ” un luogo del sogno “. Luoghi dove la presenza dell’uomo avviene ancora in armonia con la natura. Chi vuol davvero conoscere questa terra deve mettere in conto di non poterne più farne a meno, di ritornare di persona o con la mente alla fonte di tante emozioni.
Tenendo ben presente il sempre più numeroso numero di appassionati ed estimatori del vino di qualità, la Strada del Vino Orcia ha istituito un coupon omaggio, munito di timbro e data dall’Ufficio Turistico o della struttura ricettiva presso la quale si soggiorna, per le cantine associate che dà diritto a una degustazione guidata gratuita dei vini Orcia DOC. Conservando il coupon, a coloro che avranno effettuato una degustazione, verrà riconosciuto, presentando lo stesso coupon alla biglietteria, uno sconto del 50% all’ingresso ai musei che collaborano con la Strada del Vino Orcia: a Castiglione d’Orcia la Sala d’Arte San Giovanni, a Chianciano Terme il Mueso Etrusco, a San Giovanni d’Asso il Museo del Tartufo, a Pienza il Museo Diocesano, a Monticchiello il Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano (TePoTraTos).
Strada del Vino Nobile di Montepulciano
Strada del Vino Nobile di Montepulciano
Zona: Valdichiana senese
Comuni: Montepulciano, San Quirico d’Orcia, San Casciano dei Bagni, Chiusi, Pienza
Informazioni: Associazione Strada del Vino di Montepulciano
Indirizzo: Piazza Grande, 7 – Montepulciano (SI)
Tel. +39 0578 717484
Sito: www.stradavinonobile.it
Email: info@stradavinonobile.it
Prodotti: Vino Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano DOC, Val d’Arbia, Vin Santo di Montepulciano DOC, Chianti Colli senesi DOCG, Valdichiana Vergine DOC
Altri prodotti: Cacio pecorino, marmellata di Susina Mascina o Coscia di Monaca, carne di Chianina, salumi Cinta Senese, Pecorino di Pienza
La Strada del Vino Nobile propone diversi tour divisi in percorsi tematici: il Vino, l’Arte e la cultura, i prodotti tipici, la natura e il benessere alle terme, i set del cinema e le attività come i corsi di cucina e i corsi per imparare a degustare il vino o l’olio. Montepulciano è l’ideale per il soggiorno in albergo o in agriturismo, come punto di partenza verso località termali, archeologiche e naturalistiche. Adiacente all’ufficio informazioni di Montepulciano è situata la sala espositiva “Le Logge della Mercanzia” centro di studio ed elaborazione del sapere intorno al vino e al prodotto tipico, luogo di diffusione e promozione di percorsi di ricerca ma anche sede di mostre d’arte e convegni. La storia e la fama del territorio di Montepulciano sono contraddistinte dalla produzione di Vino Nobile di Montepulciano DOCG, vino d’eccellente qualità e tra i più antichi d’Italia. Altre denominazioni presenti: Rosso di Montepulciano DOC, Vinsanto di Montepulciano DOC, Chianti Colli senesi DOCG e Valdichiana Vergine DOC. Di grande importanza l’Olio Extra Vergine di Oliva, frequente trovare quello con certificazione DOP Terre di Siena.
I Vini
Il Vino Nobile di Montepulciano , invecchiato obbligatoriamente per 2 anni, ha colore granato con riflessi arancioni e profumo delicato di mammola; Di sapore asciutto, si affina con l’invecchiamento. Il Vino Rosso di Montepulciano, è un vino da pasto, accompagna perfettamente antipasti tipici toscani, primi al ragù, pollame al forno o alla griglia, volatili e pecorini poco stagionati.
Percorso
L’itinerario si snoda attorno al comune di Montepulciano dal quale la vista spazia sulle vallate e vigneti circostanti. Da vedere il Duomo di Montepulciano. Nei dintorni sono facilmente raggiungibili altre località con grande patrimoni artistici come Pienza e Chiusi. La Strada dei Vini di Montepulciano permette di scoprire chiese, monumenti, borghi, attrezzature turistiche e termali di altissima qualità. Oltre al wine tour nelle aziende produttrici di Vino Nobile, la Strada del Vino Nobile promuove visite ai punti di interesse nei dintorni. Montepulciano è punto di partenza verso località termali. La prima che si incontra è Bagno Vignoni. Suggestivo borgo nel cuore del Parco della Val d’Orcia (paesaggio culturale iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal luglio 2004), piccolo villaggio del comune di San Quirico d’Orcia, si è sviluppato attorno alla grande vasca dalla quale sgorgano le miracolose acque calde conosciute fin dai tempi più remoti, grazie anche all’estrema vicinanza con la Via Francigena, percorso utilizzato nel Medio Evo dai pellegrini. Si prosegue poi per San Casciano dei Bagni, nota cittadina termale, per dopo arrivare a Chiusi. Centro archeologico di grande importanza. Innumerevoli scavi, hanno portato alla costituzione del Museo Archeologico Nazionale Etrusco dove sono esposti reperti unici al mondo. Meritano un’attenta visita le tombe etrusche della Pellegrina e quella del Leone, il Museo della Cattedrale, che raccoglie una preziosa collezione di codici miniati benedettini, la Cattedrale di San Secondiano del VI° secolo, la chiesa più antica della Toscana, le Catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina. Recentemente è stato anche aperto al pubblico il cosiddetto Labirinto di Re Porsenna, un percorso che si snoda attraverso dei cunicoli sotterranei di epoca etrusca, porta ad una monumentale cisterna. Si attraversano poi zone rurali della Val d’Orcia e delle Crete Senesi, note per il tartufo.
Cantine da visitare – Wine Tour e Wine Tasting
GASTRONOMIA
Piatti Tipici
Pici
Spaghetti lunghi e corposi fatti a mano. I condimenti classici di questo tipo di pasta sono il ragù di carne o “l’aglione”, un sugo di pomodoro saporito e aromatizzato con aglio selvatico.
Brustico
È il pesce persico abbrustolito su un fuoco di canne lacustri. Il pesce “abbrusticato”, viene servito in piccoli pezzi, condito con olio extra vergine d’oliva a crudo, poco aceto, sale e pepe.
Cantucci e altri dolci secchi
Il nome deriva dal fatto che, in passato, i poveri, non avendo denaro per acquistare buoni biscotti, si accontentavano di mangiare la parte terminale di piccoli pani, denominati “cantucci”. Si tratta di un dolce recente, nato a metà del XIX° secolo. Abitualmente i cantucci vengono inzuppati nel vinsanto per renderli un po’ più morbidi. Lo scrittore tedesco Herman Hesse è tra gli estimatori: in una lettera contenuta nel libro “Dall’Italia” racconta che i cantucci erano talmente buoni che furono capaci di fargli tornare il buonumore.
I dolciumi dei territori comunali più vicini a Siena risentono dell’influenza della tradizione dolciaria della città:
Pane co’ santi
Dolce a base di noci e uva passita.
Ricciarelli e Cavallucci
Dolcetti a base di pasta di mandorle.
Prodotti Tipici
La popolazione della zona è dedita in buona percentuale al settore primario (agricoltura, allevamento e attività collegate), sopratutto in aziende agricole, ma anche da parte di coltivatori diretti, possidenti di fondi più o meno estesi.
La Valdichiana è terra di vini pregiati (bianchi e rossi) fin dall’epoca etrusca. Diffusa è la produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG, Bianco Vergine della Valdichiana DOC, Valdichiana Grechetto DOC, Colli dell’Etruria Centrale DOC, Rosso di Montepulciano DOC. Chi è interessato in degustazioni di vini e prodotti locali può percorrere la Strada del Vino Nobile di Montepulciano, dove numerose aziende vinicole offrono assaggi e vendita al pubblico.
Vino
Nella zona di Montepulciano la viticoltura risale all’epoca etrusca. La produzione di vini eccellenti rimase costante nel Medio Evo e, già a metà del XIV° secolo, la cittadina emanò norme per regolamentare commercio ed esportazione. Nel XVI° secolo il vino Rosso Scelto di Montepulciano (così era denominato) era noto nelle tavole di papi e nobili al punto di aver fatto nascere il detto popolare “Montepulciano d’ogni vino è re!” che esaltava la qualità della produzione. Dal 1980 il Vino Nobile di Montepulciano DOCG è tutelato da un Consorzio che riunisce tutte le aziende di produzione.
Può essere prodotto solo nelle aree collinari entro i confini comunali con uve di Prugnolo gentile (80%), Canaiolo Nero (15%) e Mammolo (5%). Questo vino si abbina ottimamente a selvaggina, carni rosse alla brace, arrosti e formaggi stagionati. Anche il vino denominato Rosso di Montepulciano viene prodotto con le stesse uve del Vino Nobile, ma può includere altri vitigni autorizzati nella zona. Invece, il Vin Santo di Montepulciano, eccellente vino da dessert, è prodotto con Malvasia Bianca, Puncinculo e Trebbiano Toscano ed eventuali altri vitigni a bacca bianca autorizzati.
La produzione vinicola di Trequanda è pregiata e appartiene all’area Chianti Colli Senesi DOC.
Vinsanto
I grappoli di uve di eccellente qualità (tipo Trebbiano, Malvasia, Grechetto) vengono lasciati appassire su graticci di canna in grandi stanze ventilate. Una volta completato tale processo si procede alla vinificazione in piccole botti e poi all’invecchiamento che può durare anche qualche anno.
Olio d'oliva
La salubrità del clima, la ricchezza della terra e il paesaggio tipicamente collinare hanno reso la Valdichiana patria di ottimi olii d’oliva. Il principale olio della zona è quello denominato “Colline Senesi”.
Carne Chianina
La razza bovina Chianina è ritenuta autoctona ed è tra le più antiche del mondo, essendo allevata da almeno 22 secoli. Etruschi e Romani utilizzarono l’animale per il lavoro e anche per la carne: Virgilio ne sottolineava la bellezza estetica e Plinio il Vecchio la menziona. Dalla Valdichiana l’allevamento si è progressivamente esteso alle province di Arezzo, Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Perugia. Attualmente è la seconda razza per produzione di carne in Italia.
La Chianina è caratterizzata dal gigantismo: tra le razze bovine è quella che raggiunge maggiori dimensioni. L’elevata rusticità permette un’ottima esistenza al pascolo, la capacità di cibarsi anche di fogliame e di resistere alle malattie e ai parassiti. È però una razza che non si adatta bene all’allevamento intensivo, particolarmente sia il vitellone che la femmina (scottona) da carne.
Per tenerezza e dimensioni non eccessive è proprio dalla femmina che viene ottenuta la carne più pregiata. Oltre alla tenerezza , le caratteristiche principali sono l’elevato contenuto proteico (superiore al 20%) e il basso contenuto di colesterolo. Tradizionale è la preparazione di varie specialità tipiche: bollito (il “lesso”), spezzatino, stufato, ossobuco, trippa, sugo. Della chianina è altrettanto molto apprezzata la “fiorentina”, bistecca con l’osso di alto spessore, cotta sulla brace e condita solo con il sale.
Formaggi
Il prodotto finale migliore è quello proviene dal latte crudo, non pastorizzato ma solo riscaldato a una temperatura intorno ai 40°. I formaggi vanno accompagnati con il tipico pane toscano non salato, miele, noci, marmellate, pepe e, immancabilmente, vino della zona.
Pecorino toscano
Formaggio di solo latte di pecora lavorato a crudo con sostanza grassa minima del 26%. La crosta viene trattata con olio d’oliva, ma a volte anche con cenere, pomodoro o pepe. La stagionatura minima è di 60 giorni. La cittadina di Montefollonico (Torrita di Siena) è nota per un particolare formaggio pecorino, denominato Grande Vecchio di Montefollonico, di eccellente qualità.
Pecorino di fossa
Ottenuto con la stessa procedura del pecorino toscano dal quale differisce solo per la stagionatura. Questa avviene in fosse, anche molto antiche, scavate nel terreno tufaceo. La stagionatura, che dura da agosto a novembre, attribuisce al formaggio un profumo unico e ne esalta il sapore piccante. La forma, dopo i mesi di stagionatura, deve essere irregolare, segno evidente dello schiacciamento che ha subito nella fossa dove i formaggi vengono calati, a strati, dopo essere stati inseriti in sacchetti di stoffa bianca.
Pecorino in foglia
Ha forme rotonde, con crosta leggermente rugosa di colore beige. Il sapore è intenso, con leggero sentore tannico e caratteristico odore di foglie che lo aromatizzano, usualmente di noce o di fico.
Pecorino al tartufo
Prodotto con latte intero di pecora al quale viene aggiunta una consistente quantità di tartufo nero e bianchetto, in scaglie ben visibili anche dall’esterno. Salato, rigirato, lavato e oliato manualmente, è sottoposto a una stagionatura di almeno un mese.
Marzolino
Ha forma cilindrica e pezzature che variano da 1 a 2 chilogrammi. La pasta, di colore giallo paglierino, è morbida e dolce se il formaggio è fresco, piccante e friabile se è stato stagionato su assi di legno di abete.
Raveggiolo
È un formaggio bianco, molto tenero, con profumo di latte e sapore dolce.
Ricotta di pecora
La ricotta di pecora toscana ha forma tronco-conica, colore bianco latte, sapore dolce e delicato, consistenza cremosa e spugnosa.
Miele
Diverse sono le tipologie di miele della Valdichiana, a seconda dell’origine del nettare raccolto e poi trasformato dalle laboriose api: millefiori, acacia, melata di abete, corbezzolo, castagno, lupinella, girasole. Alcune di queste produzioni sono caratterizzate da un’elevatissima qualità e specificità, che le rendono estremamente ricercate da intenditori e buongustai.
CULTURA
Curiosità
Gli Etruschi e le terme
Nella sua opera Teogonia lo scrittore greco Esiodo riferisce che i principi etruschi furono legati da vincoli di parentela alla mitologica maga Circe. Ciò era dovuto al fatto che i nobili conoscevano il segreto delle acque termali terapeutiche. Per certo si sa che l’attuale Chianciano Terme era denominata “Bagni delle delizie di Porsenna”, in riferimento al grande re etrusco del VI° secolo a.C.
Santa Mustiola e il "Santo Anello"
Alla fine del III° secolo d.C. a Clusium (Chiusi) vivevano due giovani fidanzati, Lucio e Mustiola, entrambi di fede cristiana. Lucio aveva regalato alla giovane l’anello di San Giuseppe e Maria, a simboleggiare l’unione sacra del futuro matrimonio. Ma il giovane fu condannato a morte per la sua fede dall’imperatore romano Aureliano. Un altro cristiano, di nome Ireneo, aiutò la ragazza a seppellire il corpo del fidanzato ma fu arrestato. Mustiola fuggì e, per attraversare il lago di Chiusi, usò il proprio mantello come imbarcazione.
Nonostante questo evento prodigioso la giovane fu arrestata e fustigata a morte. Il culto della martire, poi beatificata, si diffuse fin dal IV° secolo e, sopra il suo sepolcro, nel V° secolo fu costruita una basilica. L’anello, ormai conosciuto come “Santo Anello”, fu custodito gelosamente a Chiusi fino a quando, nel 1473, la città di Perugia lo fece rubare. Il fatto scatenò subito la guerra, ma il ritrovamento del corpo della santa fu interpretato come un segnale di pace e il conflitto terminò. L’anello rimase però a Perugia ed è conservato all’interno della cattedrale. La tradizione popolare riferisce che, sul lago, di tanto in tanto sia visibile la scia lasciata dal mantello di Mustiola.
Le strane leggi di Corte di Farnetella
Questo è un estratto degli Statuti della Corte di Farnetella, risalenti al 1559. Sono regole di vita quotidiana per gli abitanti del borgo, da cui è possibile capire le esigenze, le paure e i valori della popolazione in quell’epoca:
– Articolo che riguarda la famiglia: ogni figlio maschio o femmina è tenuto a obbedire al padre ed alla madre in ogni loro comandamento lecito; deve inoltre alimentare il padre e la madre.
– Articolo che riguarda le cariche dello stato: è vietato ai Priori, Consiglieri, Camerlengo e Pubblici Ufficiali di ospitare nelle proprie case persone non del luogo.
– Multa di 20 soldi per ogni parola ingiuriosa o per ogni bestemmia rivolta a Dio. Se il fatto avviene di notte la pena sarà raddoppiata.
– Pene per chi dirotta il corso delle acque dei torrenti, per chi provoca intasamenti delle fogne, per chi mette a bagno nello stagno comunale o nel fiume oggetti di vario tipo.
– Articoli riguardanti i danni al patrimonio: provocati da persone o animali, nelle vigne, negli orti, nei campi di cipolle, pene per chi toglie i rami ai salici.
– Articoli per il vivere cristiano della popolazione: multe per chi non rispetta le feste comandate, precisando che non si possono sellare gli animali, a meno che non servano per recarsi al mercato o fuori dalla Corte di Farnetella.
– Legge che obbliga un uomo da casa ad accompagnare in chiesa i defunti, di qualsiasi persona si tratti.
Filmografia
A Montepulciano sono state girate le sequenze di numerosi film. Tra i principali:
- Il Cristo proibito, di Curzio Malaparte (1951)
- L’arcidiavolo, di Ettore Scola (1966)
- Nostalghia, di Andrej Tarkovskij (1983)
- Il paziente inglese, di Anthony Minghella (1996)
- Sogno di una notte di mezza estate, di Michael Hoffman (1999)
- Heaven, di Tom Tykwer (2002)
- Sotto il sole della Toscana, di Audrey Wells (2003)
- The Twilight Saga: New Moon, di Chris Weitz (2009)
- Meravigliso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani (2015)
- le serie televisive Carabinieri 7 (2007) e Luna di miele (Hochzeitsreise) (2011).
In tempi più recenti la cittadina è stata utlizzata per gli esterni della serie televisiva I Medici.