Cosa vedere e fare a Chiusi
Chiusi, trionfo della civiltà etrusca e della martire Mustiola
Chiusi è stata una delle più importanti città etrusche di tutta l’Italia. Ebbe un ruolo egemone tra le altre nell’Italia Centrale e, in una fase della sua storia, minacciò addirittura la giovane città di Roma. Di questo glorioso periodo rimangono numerose tracce in tutto il territorio (edifici, costruzioni, due importanti tombe) e un ricco patrimonio di oggetti nel grande Museo Archeologico Nazionale di Chiusi. Di altro periodo storico le catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina d’Alessandria.
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ZONA; Valdichiana Senese
TIPO; cittadina di origine etrusca e medievale
COORDINATE; 43°01′00″N 11°57′00″E
ALTITUDINE; 398 metri s.l.m.
PRODOTTI; vino Colle Santa Mustiola
SPORT; trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
CONFINI; Cetona, Chianciano Terme, Montepulciano, Sarteano (SI)
COME ARRIVARE; Auto autosrada del Sole (A1) Firenze Roma, uscita Chiusi Chianciano Terme, poi proseguire su SS146 / Treno linea Roma Firenze stazione Chiusi Chianciano Terme / Autobus servizi LFI www.lfi.it
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Informazioni Turistiche
Comune della Città di Chiusi
piazza XX Settembre 1 – 53043 Chiusi (SI)
tel. +39 0578 22361
cultura@comune.chiusi.si.it
www.comune.chiusi.si.it
COSA VEDERE
Chiese
Duomo di Chiusi
Chiesa di San Francesco
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: chiesa (XIII° secolo)
La chiesa, edificata probabilmente nel 1212, fu costruita su un preesistente edificio religioso intitolato a San Michele che la tradizione riferisce essere stato la trasfrmazione di un tempio etrusco. La facciata, in cotto e travertino, è divisa da tre arcate impostate su colonne che contengono il portale gotico. L’interno, ristrutturato nel XVIII° secolo, contiene frammenti di affreschi di varie epoche. Inoltre c’è un pregevole crocifisso ligneo del XV° secolo.
Cattedrale di San Secondiano (Duomo)
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: chiesa (XII°secolo)
Indirizzo: piazza Duomo
Fatta costruire dal vescovo Florentinus a metà del VI° secolo è una delle chiese più antiche della Toscana. Rimaneggiata a più riprese nel corso dei secoli, ha mantenuto l’originaria architettura di basilica paleocristiana. I lavori eseguiti nel 1894 comportarono, tra l’altro, il rifacimento della facciata, preceduta da un portico in stile dorico che si distingue per l’unione di elementi architettonici paleocristiani a quelli di stile bizantino. All’interno sono notevoli le diciotto colonne romane, tutte diverse fra loro, con capitelli di ordine ionico e corinzio. La navata centrale e l’abside furono dipinte a imitazione del mosaico alla fine del XIX° secolo dal pittore senese Arturo Viligiardi. Notevoli altre due opere d’arte: l’imponente fonte battesimale con la statua di San Giovanni Battista attribuita ad Andrea Sansovino, e, nella Cappella del Santissimo Sacramento, la Natività di Bernardino Fungai, dell’inizio XVI° secolo.
Nella navata sinistra c’è il sepolcro di Santa Mustiola, patrona di Chiusi. Il campanile, staccato dalla chiesa, fu costruito nel 1585 trasformando una torre difensiva risalente al XII° secolo.
Monumenti e luoghi da visitare
Cisterna Romana e Torre Campanaria
Zona: Valdichiana Senese
Tipo costruzione di epoca romana
La Cisterna Romana è un vasto ambiente a pianta circolare scavato nell’arenaria. Il vano è ricoperto da due volte a botte di forma ellittica sostenute da un pilastro quadrangolare centrale in blocchi di travertino (II°-I° secolo a.C.). Uno studioso tedesco ha supposto che fosse utilizzata dal collegium centonianorum (i vigili del fuoco di epoca romana). La Torre Campnaria fu costruita nei primi anni del secolo XII° con materiale proveniente dalla demolizione di alcuni edifici. La cella campanaria, in laterizi con angolate in pietra, fu fatta costruire nel 1585. L’edificio è stato collegato alla Cisterna Romana.
Riserve naturali
Lago di Chiusi (Oasi WWF)
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: area naturale protetta
Indirizzo: località Poggio Casale
Email: lagochiusi@wwwf.it
Il lago è situato a circa 4 chilometri di distanza dal centro storico ed è ciò che rimane della palude che un tempo occupava tutta la Valdichiana. Attualmente è importante per l’aspetto ambientale, sia per i numerosi pesci che per la varietà delle piante lacustri, ma soprattutto per la presenza di molti uccelli, migratori e stanziali, anche di specie rare e protette.
L’Oasi WWF è situata nella parte meridionale del lago, si estende per 8 ettari e include la parte più interessante con una zona di acque basse, ricca di piante acquatiche, e un bosco igrofilo di salici e pioppi. Tra i salici e il canneto vive una delle più importanti garzaie (colonia di aironi) dell’Italia Centrale.
ARTE E MUSEI
Musei
Museo Civico "La Città Sotterranea"
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Chiusi
Tipo: museo archeologico etrusco
Indirizzo: via II Cimina, 2
Tel.: +39 0578 20915 / +39 349 5544729
Email: museocivicochiusi@gmail.com
Sito: www.comune.chiusi.si.it
Orari: martedì e mercoledì 14.00-17.00 (visite guidate 14.45, 16.15), giovedì e venerdì 10.00-13.00; e14.00-17.00 (visite guidate 10.45, 12.15, 14.45, 16.15)
Ingresso: biglietto Intero: €uro 4,00, ridotto: € 3,00 (6-14 anni e oltre 65), gratuito sotto 6 anni
Servizi: visite guidate (tel: +39 0578 20915); Chiusi card (ingresso ai tre musei cittadini: Museo Nazionale Etrusco, Museo delle Cattedrale e Labirinto di Porsenna, Museo Civico) intero €uro 10, ridotto € 5
Il percorso espositivo inizia dalla sezione “Il Labirinto”, nella quale è presentato, sotto tutti gli aspetti, il complesso sistema sotterraneo di Chiusi: dalla storia, alla ricerca archeologica, alla geologia, al mito di Porsenna. La successiva sezione “Epigrafica” è interamente allestita in cunicoli sotterranei. Oltre 140 metri di gallerie ipogee con l’unica esposizione in Italia interamente dedicata all’epigrafia funeraria etrusca: circa 300 urne e 200 tegole tombali iscritte di un periodo compreso tra il III° e il I° secolo a.C. Il percorso termina con il “laghetto” sotterraneo.
Labirinto di Porsenna
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Chiusi
Tipo: costruzioni di epoca etrusca (III° secolo a.C.)
Indirizzo: piazza Duomo, 7
Tel.: +39 338 6827859 / 349 2267013
Email: mail@labirinto.info
È un percorso sotterraneo di circa 130 metri costituito da cunicoli di un complesso sistema idraulico di epoca etrusca che si espande sotto tutta la cittadina. La tradizione popolare ha per lungo tempo confuso queste gallerie con il labirinto sotto il basamento del grandioso mausoleo del re Porsenna. Il reticolo è composto da un fitta serie di passaggi, larghi in media un metro ed alti da due a cinque metri, talvolta rinforzati da blocchi di pietra. Ci sono cisterne e piccoli bacini per raccogliere l’acqua, sia tramite infiltrazione che quella delle falde. Lungo il percorso sono visibili iscrizioni e urne in alabastro, marmo o travertino, databili tra la fine del IV° e l’inizio del III° secolo a.C. Alla fine dei cunicoli si accede alla Cisterna Romana.
Museo della Cattedrale
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: museo di arte sacra
Indirizzo: piazza Duomo, 7
Tel.: +39 0578 226975
Email: museocattchiusi@alice.it
Il Museo è suddiviso in quattro sezioni che espongono oggetti di grande valore, di epoca paleocristiana, medievale e moderna. Tra numerosi oggetti lapidei, argenti, ori, paramenti sacri e tele a olio, spiccano due cofanetti porta-reliquie, in legno e avorio. Di particolare valore l’insieme di codici miniati, della seconda metà del XV secolo, provenienti dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. La miniatura a pennello fu eseguita da artisti famosi come Sano di Pietro, Francesco di Giorgio Martini e Liberale da Verona. Nel museo sono esposti anche i reperti provenienti dalle catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina.
Museo Nazionale Etrusco
Il museo contiene numerosi reperti di valore, distribuiti su due piani ed esposti secondo criteri tematici e cronologici. L’esposizione unisce l’aspetto scientifico a moderni strumenti didattici e divulgativi. I caratteri tipici della civiltà etrusca e del territorio di Chiusi sono costituiti da pregevoli canopi in trono (vasi cinerari), bronzi laminati, buccheri decorati a cilindretto e a stampo, statue e rilievi in pietra fetida, sarcofagi (di epoche comprese tra l’Età del Ferro a quella “ellenistica” etrusca e anche a quella romana) e urne in alabastro e terracotta. Del primo periodo sono rilevanti i corredi tombali: urne cinerarie, fibule, rasoi. L’epoca “ellenistica” è ben documentata da urne in marmo e terracotta e da terrecotte architettoniche e votive. Tra le statue di epoca romana un ritratto di Augusto, considerato una delle più raffinate rappresentazioni dell’imperatore.
Tra gli oggetti di produzione esterna spiccano le ceramiche a figure nere e rosse, importate dall’Attica (Grecia). Nel museo sono anche esposti reperti di bucchero pesante tipici della produzione locale, bronzi e opere di oreficeria. Importante anche l’epoca longobarda documentata da ricchi corredi provenienti da tombe di guerrieri.
Zona: Valdichiana Senese
Comune: Chiusi
Tipo: museo archeologico etrusco-romano
Indirizzo: via Porsenna, 93
Tel.: +39 0578 20177
Email: drm-tos.museochiusi@beniculturali.it
Sito: www.archeotoscana.beniculturali.it
Orari: dal lunedì al venerdì 9.00-20.00
Ingresso: intero €uro 6,00, ridotto € 3; il biglietto consente l’accesso anche alla necropoli di Poggio Lorenzo (Tomba del Leone e alla Tomba della Pellegrina) e, con l’aggiunta di un supplemento di €uro 3,00, alla Tomba della Scimmia.
Siti archeologici
Particolare di un sarcofago etrusco
Tomba della Scimmia
Zone: Valdichiana Senese
Tipo: tomba etrusca (V° secolo a.C.)
Indirizzo: via Porsenna, 17
Tel.: +39 0578 20177
Databile all’inizio V° secolo a.C., è la tomba più nota della necropoli di Poggio Renzo Il vestibolo e le tre camere hanno soffitti a cassettoni e letti funebri (klinai) scolpiti nell’arenaria.Le pitture sono articolate con complessità, a parte le figure di due uomini e un serpente barbuto sulle pareti della camera di fondo. Nelle pitture delle pareti del vestibolo sono riprodotti giochi funebri con corsa di bighe, esibizioni di acrobati, pugili, lottatori, attori, danzatori e suonatori di flauto. Legata a un cespuglio c’è la scimmia da cui deriva il nome della tomba. La decorazione è di grande freschezza soprattutto nel soffitto della camera di fondo, dove foglie verdi d’edera e sirene alate incorniciano una rosetta rossa nel cassettone centrale.
Accanto a questa tomba ce n’è un’altra di tipologia molto simile e della stessa epoca, la Tomba del Leone.
Tomba della Pellegrina
Zone: Valdichiana Senese
Tipo: tomba etrusca (IV° secolo a.C.)
È una delle tombe etrusche più note della necropoli di Poggio Renz. È un esempio particolarmente significativo di sepoltura familiare di Età Ellenistica (fine IV°- II° secolo a.C.). Scavata semplicemente nell’arenaria, è formata da un lungo dromos (corridoio) nel quale si aprono quattro nicchie e tre camere funerarie. di differenti dimensioni. All’interno ci sono cinque sarcofagi e dodici urne in alabastro e travertino con i coperchi capovolti.
Tumulo Poggio Gaiella
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: tomba etrusca (V° secolo a.C.)
Si tratta di una tomba con camera a pilastro, databile alla prima metà del V° secolo a.C. Tradizionalmente è ritenuta il sepolcro del potente re Porsenna. Il tumulo era circondato da un tamburo alto circa 1,50 metri e rivestito originariamente da blocchi di travertino murati a secco, forse in due filari. La decorazione del soffitto – tracce di colorazione rossa – si è parzialmente mantenuta. Pure conservate anche le originarie banchine usate come giacigli funebri.
Necropoli di Santa Caterina delle Ruote
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: necropoli paleocristiana (IV° secolo)
Indirizzo: via Cassia Aurelia I – località Chiusi Scalo (a 700 metri dalla stazione ferroviaria)
Visita: solo con visite guidate
Prende il nome da una cappella dedicata a Santa Caterina delle Ruote, situata nella collina soprastante. L’occultamento del sepolcro dovrebbe essere avvenuto nel IV° secolo d.C., per proteggerlo dalle razzie dei barbari. La struttura, che risale al II° o al III° secolo d.C., è composta da due ipogei più antichi, successivamente sfruttati dalle prime comunità cristiane. All’ingresso c’è un’urna in travertino ornata da fasci littori e da un personaggio togato. Dell’epoca pre-cristiana rimangono numerose iscrizioni funerarie in pietra e gli stipiti della porta in pietra. Molto suggestivo l’ambiente, articolato in cinque parti: corridoio, oratorio, altare incorniciato da due colonne con capitelli corinzi, arcosoli e ambulacri.
Catacomba di Santa Mustiola
Zona: Valdichiana Senese
Tipo: tomba paleocristiana (IV° secolo)
Indirizzo: via Amerina
C’è il sarcofago in pietra calcarea in cui, nel 274 d.C., fu originariamente inumato il corpo della martire Mustiola. Il luogo fu occultato per proteggerlo dalle razzie dei barbari. Il culto della santa è attestato fin dal IV° secolo e, sopra la sepoltura, nel V° secolo fu costruita una piccola basilica, poi ricostruita nel 728 e quindi demolita nel XIX° secolo. Il corpo della santa fu trasferito nella Cattedrale di San Secondiano alla fine del XV° secolo. La catacomba è composta da una serie di gallerie che si dipartono da due passaggi principali, con le pareti segnate da iscrizioni, simboli e segni. La cripta, con interessanti elementi arcaici, è il nucleo della struttura.
La necropoli si sviluppa per oltre 200 metri all’interno di gallerie, dove la maggior parte delle sepolture sono nicchie di forma arcuata (arcosolii), ciascuna con due o tre deposizioni.
COSA FARE
Eventi
Ruzzi della Conca
Tipo: folcloristico-sportivo
Periodo: 8 settembre
Le contrade dellla cittadina si sfidano in un gioco, simile al tennis, denominato “Palla al bracciale”. Insolita nel suo genere e molto divertente è la tradizionale corsa dei maiali.
ITINERARI
Percorsi
Sentiero della Bonifica
Il sentiero ciclopedonale della Bonifica è ottimizzato per la mobilità lenta. È un percorso che segue il canale Maestro della Chiana, realizzato dopo le ampie bonifiche XVI° secolo intraprese dai granduchi Medici e proseguite dagli Asburgo Lorena. Poiché non è utilizzato da veicoli a motore (era la strada per la manutenzione del canale) consente una quasi “passeggiata” e un lento procedere sulle due ruote. La lunghezza è “ragionevole”: 62 chilometri tra Chiusi e Arezzo suddivisi in 12 tappe di circa 5 chilometri ciascuna. Si viaggia vicino a vestigia etrusche, medievali, rinascimentali.
Qualche accorgimento è comunque necessario:
– in bicicletta utilizzare sempre il caso protettivo
– il percorso attraversa qualche strada asfaltata
– il percorso non attraversa centri abitati rilevanti; quindi calcolare le tappe in funzione della ristorazione, del pernottamento e di riparo in caso di pioggia;
– il percorso è poco ombreggiato: occhiali da sole e copertura della testa sono vivamente raccomandati;
– una scorta d’acqua, integratori, snack, frutta fresca debbono far parte del bagaglio;
– sconsigliabile il percorso dopo piogge abbondanti perché alcuni tratti potrebbero essere allagati.
Partenza: Chiusi Scalo
1a tappa Chiusi Scalo-argine di separazione-torri di Beccati
2a tappa torri di Beccati-lago di Chiusi
3a tappa lago di Chiusi-lago di Montepulciano
4a tappa lago di Montepulciano-Callone di Valiano
5a tappa Callone di Valiano-Valiano-il Torrione
6a tappa il Torrione-Botte allo Strozzo
7a tappa Botte allo Strozzo-ponti di ferro (da qui è possibile una variante per Cortona e/o Camucia)-Fattoria di Brolio e Colmata di Brolio-Fattoria del Pozzo
8a tappa Fattoria del Pozzo-allaccio Rii Castiglionesi (eventuale deviazione verso Marciano della Chiana)
9a tappa allaccio Rii Castiglionesi-Fattoria di Frassineto-casello idraulico di Frassineto-Fattoria di Font’a Ronco-Case di Terra
10a tappa Case di Terra-canali di immissione-ponti di Arezzo
11a tappa ponti di Arezzo-Ponte alla Nave
12a tappa Ponte alla Nave (eventuale deviazione per visita al castello di Battifolle)-Chiusa dei Monaci-Arezzo città
CULTURA
Storia
La grande città degli Etruschi
Numerosi reperti archeologici hanno confermato che i primi insediamenti nell territorio avvennero nell’Età del Bronzo e nell’Età del Ferro. Clevsin, fondata dal mitico Cluso, risulta essere una delle più antiche città etrusche e la scelta della dislocazione fu senz’altro dovuta anche alla fertilità del suolo circostante. Nel periodo di massima espansione l’abitato si estendeva su tre colli. Il territorio controllato dalla città-stato divenne molto vasto, tanto da comprendere il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata a ovest, il monte Arale a sud, e tutta l’area orientale fino al Lago Trasimeno. L’importanza di Clevsin era altresì dovuta al fatto di essere collocata su una strada di comunicazione che dall’interno dell’Etruria raggiungeva il mare.
Il VI° secolo a.C. coincise con la fase di maggiore splendore della città. È in questo il periodo (506 a.C.) che il potente re Porsenna assediò la nascente Roma. Il secolo successivo fu caratterizzato dalla produzione scultorea in pietra “fetida”, così denominata per la presenza di zolfo. Solo alla fine del IV° e all’inizio del III° secolo a.C. inizierà la realizzazione di sarcofagi e urne, soprattutto in alabastro. Nel II° secolo si affiancò anche la produzione di urne cinerarie in terracotta. Dopo la sconfitta della Lega Etrusca a opera di Roma (III° a.C.) l’Etruria fu progressivamente romanizzata e l’abitato assunse il nome Clusium.
Il territorio continuò a reggersi con proprie leggi e a essere amministrato da nobili famiglie etrusche. Sono di questo periodo importanti infrastrutturedi comunicazione quali la via Cassia (II° secolo a.C.) e i porti fluviali lungo il fiume Clanis, all’epoca navigabile fino alla confluenza con il Tevere. L’abbondanza di collegamenti terrestri e fluviali favorì l’arrivo di molte comunità cristiane che, perseguitate, fuggivano da Roma. Ne sono conferma due importanti catacombe.
Durante le invasioni barbariche altre vie consolari divennero in buona parte non percorribili e la Via Cassia divenne ancora più importante. I Bizantini e i Goti si affrontarono per la conquista di Clusium nel corso di due guerre, avvenute nel VI° secolo. La cittadina divenne quindi capitale di un ducato longobardo nel 765. Nel tentativo di limitare lo strapotere delle famiglie l’imperatore di Germania Ludovico il Pio donò nell’814 una parte del territorio del Lago Trasimeno al papa. Questo evento provocò lunghe e sanguinose guerre per il controllo.
Dopo aver conquistato i crinali meridionali della contea di Chiusi e forte del sostegno dell’imperatore, nel 1052 Orvieto ultimò una mastodontica diga sul fiume Clanis. Di conseguenza si formò un grande lago artificiale che, progressivamente, allagò il fondovalle, interruppe la via Cassia e sommerse tutto. Tale devastante e irreversibile evento isolò Clusium che cominciò a perdere il controllo sul territorio dall’altra parte del lago. Nonostante queste difficoltà, dalla fine dell’XI° secolo e per quasi tutto il XII° ci fu un rifiorire e, in particolare, del vescovado. Alla morte dell’imperatore Enrico VI° e con la prima grande epidemia di malaria (fine del XII° secolo), l’abitato si indebolì al punto tale da essere conquistata da Orvieto per l’ennesima volta. Questa dovette però soccombere alle armi di Siena che, nel 1231, incorporò Clusium nei propri territori.
Nel 1414 Ladislao re di Napoli conquistò tutta la Val di Chiana, mentre, nel 1552, tutta il territorio fu occupato dall’esercito dell’imperatore Carlo V° di Spagna. Nel 1556 Chiusi passò sotto il controllo di Firenze e, pochi anni dopo, del Granducato di Toscana, di cui seguì le sorti fino all’Unità d’Italia. Durante il periodo della dinastia Medici furono iniziate bonifiche nella Valdichiana e nel territorio attorno a Chiusi, evento che ne favorì la rinascita e la valorizzazione del territorio.
Curiosità
Il tesoro del re Porsenna
Una leggenda, forse di epoca medievale, riferisce che il sarcofago del grande re etrusco Porsenna era contenuto in un cocchio d’oro trainato da dodici cavalli tutti d’oro e vegliato da una chioccia e da 5.000 pulcini … anch’essi d’oro.
Santa Mustiola e il “Santo Anello”
Alla fine del III° secolo d.C. Lucio e Mustiola, due giovani fidanzati di fede cristiana, vivevano a Clusium. Lucio aveva regalato alla giovane l’anello di San Giuseppe e Maria, a simboleggiare l’unione sacra del futuro matrimonio. Ma l’imperatore romano Aureliano condannò a morte il giovane per la sua fede. Un altro cristiano, di nome Ireneo, aiutò la ragazza a seppellire il corpo del fidanzato ma fu arrestato. Mustiola fuggì e, per attraversare il Lago di Chiusi, usò il proprio mantello come imbarcazione. Nonostante questo fatto prodigioso la giovane fu arrestata e fustigata a morte. Il culto della martire, poi beatificata, si diffuse fin dal IV° secolo anche se il sepolcro fu occultato. L’anello, ormai conosciuto come “Santo Anello”, fu custodito gelosamente a Chiusi fino a quando, nel 1473, la città Perugia lo fece rubare. Il fatto scatenò subito la guerra, ma il ritrovamento del corpo della santa fu interpretato come un segnale di pace e il conflitto terminò. L’anello rimase però a Perugia ed è conservato all’interno della cattedrale. La tradizione popolare riferisce che, sul lago, di tanto in tanto sia visibile la scia del mantello di Mustiola.
Due torri rivali
Il Lago di Chiusi ha rivestito un ruolo primario nella storia della cittadina, che da sempre ne ha rivendicato il possesso nei confronti della vicina Regione Umbria: le due torri “Beccati Questo” e “Beccati Quello”, erette nel punto più stretto della Valdichiana, sottolineavano la tradizionale rivalità tra umbri e toscani. Ancora oggi segnano il confine tra le due regioni.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Pici
Spaghetti lunghi e corposi fatti a mano. I condimenti classici di questo tipo di pasta sono il ragù di carne o “l’aglione”, un saporito sugo di pomodoro aromatizzato con aglio selvatico.
Brustico
È il pesce persico abbrustolito su un fuoco di canne lacustri. Il pesce “abbrusticato” è servito in piccoli pezzi, condito con olio extra vergine d’oliva a crudo, poco aceto, sale e pepe.
Cantucci
Il nome deriva dal fatto che, in passato, i poveri, non avendo denaro per acquistare buoni biscotti, si accontentavano di mangiare la parte terminale di piccoli pani, denominati “cantucci”. I cantucci vengono anche inzuppati nel Vin Santo per renderli più morbidi. Lo scrittore tedesco Herman Hesse fu tra gli estimatori: in una lettera contenuta nel libro “Dall’Italia” racconta che i cantucci erano talmente gradevoli al palato che furono capaci di fargli tornare il buonumore.
Prodotti tipici
Vino Colle Santa Mustiola
Vino
I grappoli di uva di eccellente qualità (tipo Trebbiano, Malvasia, Grechetto) sono lasciati appassire su graticci di canna in grandi stanze ventilate. Una volta terminato questo perioso si procede alla vinificazione in piccole botti e poi all’invecchiamento che può durare anche qualche anno.
Vinsanto
I grappoli di uva di eccellente qualità (tipo Trebbiano, Malvasia, Grechetto) sono lasciati appassire su graticci di canna in grandi stanze ventilate. Una volta terminato questo percorso si procede alla vinificazione in piccole botti e poi all’invecchiamento che può durare anche qualche anno.
Cantine da visitare con degustazione
SERVIZI TURISTICI
Dove dormire
Case vacanze/residence
Casa vacanze Bologna Andrea
Località Dolciano, 5 – Chiusi (SI)
Tel. +39 0578 263271
Casa vacanze Borgo Dolciano
Località Dolciano, 3 – Chiusi (SI)
Tel. +39 0578 263297
info@borgodolciano.it
Dove mangiare
Ristoranti e Trattorie
Bar Ristorante Pesce D’Oro Campeggio
Via Sbarchino, 36
Tel: +39 0578 21403
Il Grillo E’ Buoncantore Di Tacchi Tiziana Ristorante Enoteca Pizzeria
Piazza XX Settembre, 10
Tel: +39 0578 20112