Attrazioni principali
- Museo del Vetro di Colle Val d’Elsa
- Borgo di Colle Val d’Elsa
- Borgo-castello di Monteriggioni
- Abbadia a Isola
- Castello di Staggia Senese
- Duomo di San Gimignano
- Case-Torri di San Gimignano
- Museo del Vino e della Vernaccia
- Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
- Duomo e Battistero di Volterra
- Museo Etrusco di Volterra
- Laboratori di alabastro a Volterra
All’ombra di vestigia etrusche il Medioevo rivive a San Gimignano e Volterra assieme a borghi storici lungo la Via Francigena, assaggiando vini eccellenti
TERRITORIO
Le Terre di Valdelsa e dell’Etruria Volterrana è una zona che accorpa la valle intorno al fiume Elsa, che attraversa il territorio senese, con quella del fiume Cecina, tutto in Provincia di Pisa. Dal punto di vista geomorfologico l’aerea è tutta collinare, in parte coltivata, in parte boscosa. È una zona di consistente presenza umana e con una lunga storia di insediamenti che risalgono al periodo etrusco e poi a quello romano. Già nell’Alto Medioevo la zona diventò un fulcro economico e politico a causa della via Francigena, arteria di pellegrinaggio che attraversava tutto il territorio e conduceva a Roma.
L’area divenne una zona strategica dal punto di vista militare: tra il X° e XII° secolo furono costruiti la maggior parte dei castelli e borghi fortificati, molti di quali ben conservati. Per citarne alcuni: il borgo-castello di Monteriggioni, San Gimignano e il borgo di Colle di Val d’Elsa. La zona è attualmente molto attiva nel settore manifatturiero. Infatti nel territorio ci sono numerose aziende artigiane che lavorano il legno, il cuoio, il metallo e il vetro. La cucina è prelibata e si possono trovare ristoranti che offrono piatti davvero sfiziosi. Inoltre la zona è nota per la produzione del vino Vernaccia di San Gimignano e lo zafferano. In tutto il territorio ci sono numerosi percorsi adatti a trekking, mountain bike ed equitazione.
Il territorio lungo il corso del fiume Cecina (Valle del Cecina) presenta una ricca varietà di ambienti paesaggistici con numerose testimonianze delle civiltà etrusca, romana e medievale. Il paesaggio è punteggiato di borghi, castelli e chiese immersi nel verde o arroccati sugli aspri affioramenti rocciosi.
Territorio ricco di risorse minerarie, è noto anche per l’emergente paesaggio geologico, ben evidente nel campo geotermico a Larderello, con fumarole e sorgenti termali sotto forma di soffioni boraciferi. Inoltre, spiccano vasti affioramenti di rocce verdi caratterizzati da mineralizzazioni, soprattutto di rame e dai famosi calcedoni detti alabastro utilizzato già dagli etruschi per la costruzione delle urne cinerarie, di cui il centro principale è Volterra, noto per la lavorazione.
Accedere alla Valdelsa Volterrana in automobile è relativamente facile perché attraversata da varie strade provinciali abbastanza ben agibili. Per avvicinarvisi il più possibile è consigliabile accedere dal Raccordo Autostradale 3 (Superstrada Firenze-Siena) utilizzando una delle uscite più vicine alla località prescelta per la visita. Parimenti utilizzando la SS.2 (“Via Cassia”).
COSA VEDERE
Attrazioni e località da visitare
Attrazioni nella Valdelsa Volterrana
Per conoscere di più sulle attrazioni e servizi offerti cliccare sul nome di ogni comune elencato.
CASOLE D’ELSA (SI) – cittadina di campagna
Chiese: Collegiata di Santa Maria Assunta
Località: Mensano
Prodotti tipici: funghi
Eventi: Presepe vivente
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA (PI) – cittadina mineraria-termale
Castelli: Castello di Bruciano
Chiese: Chiesa del Santissimo Salvatore, Santuario della Madonna del Libro
Monumenti: Lavatoi medievali, Miniera di rame del Pavone
Siti archeologici: Complesso sacro termale etrusco-romano Il Bagnone a Sasso Pisano
Musei: Museo etrusco-romano di Sasso Pisano
Località: Sasso Pisano
Riserve naturali: Parco delle Fumarole
Prodotti tipici: allevamento di cinta senese, salumi mallegato, formaggio rovaggiolo, miele
Sport: trekking escursionistico, ciclismo
COLLE DI VAL D’ELSA (SI) – borgo collinare e cittadina manifatturiera
Chiese: Duomo
Musei: Casa-torre di Arnoldo di Cambio, Museo Archeologico di Colle Val d’Elsa, Museo del Cristallo
Riserve naturali: Parco Fluviale Alta Val d’Elsa
Prodotti tipici e artigianato: formaggi, salami, cristallo
Eventi: Cristallo tra le Mura, Motocavalcata Colle Val d’Elsa-Follonica
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
MONTECATINI VAL DI CECINA (PI) – cittadina mineraria
Musei: Museo delle Miniera con percorso Miniera di Caporciano
Sport: trekking escursionistico, ciclismo
MONTERIGGIONI (SI) – borgo medievale
Castelli: Castello di Monteriggioni
Chiese: Abbadia a Isola
Musei: Museo delle Armature
Eventi: Monteriggioni di Torri si Corona
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
POGGIBONSI (SI) – cittadina rurale e manifatturiera
Castelli: Castello di Staggia Senese, Fortezza di Poggio Imperiale, Castello della Magione
Chiese: Convento di San Lucchese, Chiesa di San Pietro a Cedda
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
POMARANCE (PI) – cittadina con geotermia
Castelli: Rocca Sillana
Musei: Museo di Geotermia, Museo Casa Bicocchi
Località: Larderello
Prodotti tipici: energia a basso costo
Sport: trekking escursionistico, ciclismo
RADICONDOLI (SI) – borgo collinare
Castelli: Castello di Montigegnoli
Palazzi: Palazzo Berlinghieri
Riserve naturali: Riserva Cornate e Fosini
Prodotti tipici: olio d’oliva, formaggi, miele, marmellate, salumi, dolci
Sport: trekking escursionistico, mountain bike, equitazione
SAN GIMIGNANO (SI) – borgo medievale e cittadina d’arte
Castelli: Rocca di Montestaffoli
Chiese: Duomo, Chiesa di Sant’Agostino, Santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza
Monumenti: Case-Torri
Musei: Museo Etrusco, Pinacoteca, Museo Ornitologico, Museo del Vino e della Vernaccia, San Gimignano 1300, Museo Peugeot, Museo della Tortura
Riserve naturali: Riserva di Castelvecchio
Prodotti tipici: vino vernaccia, olio d’oliva, zafferano
Sport: trekking escursionistico, ciclismo, equitazione
VOLTERRA (PI) – borgo medievale e cittadina d’arte
Castelli: Fortezza Medicea
Chiese: Duomo, Battistero di San Giovanni, Chiesa di San Girolamo, Chiese di San Giusto
Palazzi: Palazzo dei Priori, case-torri
Monumenti: mura e porte medievali
Musei: Ecomuseo dell’Alabastro, Museo Etrusco Guarnacci, Pinacoteca di Volterra
Siti archeologici: Teatro romano e parco archeologico Enrico Fiumi
Riserve naturali: Balze di Volterra, Riserva di Berignone e Foresta di Tatti
Eventi: Anno Domini 1398, Astiludio
Artigianato: alabastro (botteghe e laboratori)
Sport: trekking escursionistico, ciclismo
Castello di Monteriggioni
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: fortificazione medievale (XIII° secolo)
Comune: Monteriggioni
Orari: inverno 10.00- 13.30 14.00-16.00 chiuso il martedì; estate 9.30- 13.30 14.00- 18.00
Ingresso: € 2,00 intero € 1,50 ridotto
Il diametro del castello è di 172 metri, tutto circondato da una massiccia cinta muraria di forma ellittica dello spessore di due metri, sulla sommità di un colle denominato Monte Ala. Sopra la cinta muraria – un perimetro di 560 metri – c’è il camminamento di ronda da cui è possibile godere di una vista unica e suggestiva. Lungo le mura sono collocati quindici torrioni (nel corso del tempo quattro sono andati perduti), due dei quali dotati di porte di accesso. Sulla piazza principale c’è la Pieve di Santa Maria Assunta. Il resto del borgo è costituito da piccole case, molte delle quali costruite in pietra, spesso corredate da un giardino. Nell’abitato ci sono anche numerosi orti, in passato molto importanti per permettere la sopravvivenza anche in caso di assedio.
Duomo di San Gimignano
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Comune: San Gimignano
Tipo: cattedrale romanica (XII° secolo)
Comunemente conosciuta anche come Duomo, risale al 1148. È considerata uno dei più prestigiosi esempi di stile romanico toscano. Costruita su tre navate, ha pareti interne interamente affrescate. Tra le opere più pregevoli: San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, Storie di Santa Fina di Domenico Ghirlandaio, Vecchio e Nuovo Testamento di Bartolo di Fredi e Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Notevoli le sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano e l’Annunciazione lignea di Jacopo della Quercia.
Fortezza Medicea di Volterra
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: fortificazione (XV° secolo) – carcere
Comune: Volterra (PI)
Costruita sulla sommità del colle che domina la cittadina, è costituita da due distinti edifici, la Rocca Vecchia (o “Femmina”) e la Rocca Nuova, successivamente uniti tra di loro dal cosiddetto “cammino di ronda”. All’interno c‘è un vasto piazzale. La Rocca Vecchia (cassero), nei pressi di Porta a Selci, fu completata nel 1292 e include una torre di forma semiellittica. La Rocca Nuova fu commissionata da Lorenzo Medici (il “Magnifico”) ed eretta nel 1474 esattamente sul luogo dove sorgeva il primo Palazzo dei Vescovi, distrutto dalle milizie di Firenze esattamente due anni prima.
Al centro è collocata la Torre del Mastio, la parte più monumentale della fortificazione. Nelle intenzioni dei Medici, la Fortezza doveva controllare Volterra per impedire eventuali rivolte e anche sorvegliare Siena, ma, ben presto, perse questa funzione e diventò un carcere destinato agli oppositori dei granduchi, Medici o Asburgo Lorena che fossero. Anche oggi ha mantenuto la stessa funzione, accogliendo una sezione di carcere giudiziario.
Palazzo dei Priori a Volterra
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: palazzo storico (XIII° secolo)
Indirizzo: Piazza dei Priori – Volterra (PI)
Tel.: +39 328 0707834
Email: musei@comune.volterra.pi.it
Sito: www.comune.volterra.pi.it/musei
Orari: estivo 10.30-17.30, invernale 10.00-17.00
Ingresso: intero €uro 3,50, ridotto € 2,50, nuclei familiari € 8,00
Edificato nel 1239 – e come tale il più antico palazzo comunale della Toscana – ha la forma di parallelepipedo. Sulla facciata ma, soprattutto, all’interno gli stemmi dei capitani che amministrarono la città per conto di Firenze. Sempre all’interno sono conservati una Crocifissione e Santi, affresco di Pier Francesco Fiorentino, e una Vergine con Bambino, attribuita a Raffaellino del Garbo. All’interno sono state girate varie sequenze del film “New Moon”, secondo capitolo della saga “Twilight”, di Stephanie Meyer. L’edificio ha fatto da sfondo ad alcune scene esterne della serie TV “I Medici”, assumendo, per la somiglianza, il ruolo del Palazzo Vecchio di Firenze.
Casa-torre di Arnolfo di Cambio
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Tipo: casa-torre (XIII° secolo)
Comune: Colle Val d’Elsa (SI)
Indirizzo: Via del Castello 63
È una delle poche torri delle tante che esistevano nella cittadina. Nel 1245 vi nacque il famoso scultore e architetto Arnolfo di Cambio, che però svolse gran parte della sua carriera artistica a Firenze. La torre è stata recentemente restaurata e gli spazi interni sono stati abbelliti con affreschi del pittore Gino Terreni che ha voluto raffigurare anche alcune scene della battaglia del 1269.
Staggia Senese
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Tipo: fortificazione medievale (X° secolo)
Indirizzo: Via dell’Ospedale, 2 – località Staggia Senese – Poggibonsi
Tel.: +39 0577 931945
Sito: www.laroccadistaggia.it
Orari: tutti i giorni 10.00-17.00
Le prime notizie sul borgo fortificato risalgono al 994. La famiglia Soarzi, divenne in seguito una delle più potenti consorterie feudali della Valdelsa. Il periodo di maggior splendore del casato fu il XII° secolo. In quello successivo quando, grazie a una variazione della via Francigena (o Romea), ai piedi del castello iniziò a svilupparsi un borgo i Soarzi decaddero velocemente.
Alla fine del XIII° secolo i Franzesi, famiglia originaria del Valdarno Superiore, acquistarono il castello, ingrandendolo e ristrutturandolo ma nel 1361 ebbero un tracollo economico. il fortilizio fu acquistato da Firenze perché era un ottimo avamposto contro Siena. Nel 1431, con la consulenza dell’architetto Filippo Brunelleschi, le mura del borgo vennero raccordate al castello, che divenne il cassero. Con l’introduzione delle armi da fuoco e con la fine dell’indipendenza di Siena (1555) le fortificazioni persero di importanza.
Il castello ha la forma di quadrilatero irregolare e, al centro, c’è il mastio quadrato, risalente al X° secolo. Le mura, intervallate da torri di varia forma, sono ben conservate. Risultano ancora ben visibili le mensole in pietra, spesso rinforzate da archi, che sostenevano il cammino di ronda. Sul circuito più grande si ergono, in posizione angolare, due poderosi torrioni cilindrici, aggiunti nel XV° secolo. Dopo i restauri, conclusi nel 2006, il fortilizio è gestito dalla Fondazione “La Rocca di Staggia”, grazie alla quale è aperto alle visite.
Rocca Sillana
Zona: Valdelsa Volterrana
Comune: Pomarance (PI) – località San Dalmazio
Tipo: fortificazione (XII° secolo)
Tel: +39 0588 62315
Orari: sabato e domenica 15.00-19.00
Ingresso: €uro 2,00 intero, € 1,00 ridotto
Servizi: visite guidate ogni ora
È una possente fortificazione, risalente al XII° secolo, ubicata sulla sommità di un rilievo collinare, in posizione strategicamente privilegiata. Originariamente appartenuta ai vescovi di Volterra, la rocca non era destinata alla residenza, ma esclusivamente a compiti militari. Sarebbe stata poi ampliata su progetto di Giuliano da Sangallo dopo che la cittadina era passata sotto il controllo di Firenze. La possente cinta muraria, a pianta poligonale, è stata realizzata a conci di pietra e rinforzata da quattro torrette sporgenti. Altra singolarità è che è stata una delle prime costruzioni militari progettate per l’impiego delle prime armi da fuoco. All’edificio venne poi annessa la Pieve di San Bartolomeo. L’imponente complesso si è ben conservato nel tempo e, durante i recenti lavori di restauro, molti locali, come i magazzini e gli alloggi della guarnigione, sono stati ristrutturati completamente.
Abbadia a Isola
Zona: Valdelsa Volterrana
Comune: località Badia a Isola – Monteriggioni (SI)
Tipo: chiesa in stile lombardo (XII° secolo)
La località di Badia a Isola era la XVI° tappa lungo la via Francigena (o Romea) secondo l’itinerario dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico. In questo luogo Ava, vedova di Ildebrando dei Signori di Staggia, nell’anno 1001 istituì il Monastero di San Salvatore all’Isola. La felice posizione, sull’allora frequentatissima via Francigena, contribuì alla crescita dell’abbazia. Vennero costruiti uno “spedale” intitolato a San Salvatore ed un ostello per il ricovero di pellegrini stranieri. La struttura del monastero fu ampliata nel XII° secolo, con la costruzione del chiostro, del refettorio e della chiesa di San Cassiano.
Nel XVIII° secolo il complesso abbaziale perse il suo ruolo e divenne sede di attività agricole. Nel 1962 furono eseguiti radicali lavori di restauro e l’aspetto originario dell’abbazia, intitolata ai Santi Salvatore e Cirino, è stato quasi completamente recuperato. La chiesa, in stile lombardo, è collocata al centro dell’antico complesso fortificato: è una basilica a tre navate con copertura a tetto, conclusa da una tribuna con cripta.
All’interno l’affresco Madonna in trono con Bambino, cherubini, angeli e santi di Taddeo di Bartolo (fine XIV° secolo), il fonte battesimale istoriato (1419) e l’affresco Assunzione della Vergine di Vincenzo Tamagni (1520). Sull’altare maggiore c’è la pala di Sano di Pietro Madonna col Bambino e i Santi Benedetto, Cirino, Donato e Giustina (1476). Infine c’è un’urna in marmo risalente al I° secolo d. C., trasformata in reliquiario. Nella parete destra si apre un portale di accesso al chiostro; lungo questo sono distribuiti la sacrestia, il refettorio, il dormitorio, il campanile ed altri edifici, tutti raccordati da un porticato duecentesco a due piani sostenuto da colonne in cotto.
Parchi naturali
Parco Fluviale Alta Val d'Elsa
L’area naturale protetta è stata istituita sia per il valore paesaggistico e storico che per quello naturalistico ed ambientale. L’area tutelata comprende il percorso del fiume Elsa e la sorgente termale denominata Le Caldane. Il percorso nel parco inizia dalla “Steccaia” – una sorta di sbarramento per trattenere l’acqua del fiume e deviarla grazie ad un sistema di chiuse mobili – e il “Callone Reale”. Entrambe sono opere di ingegneria idraulica utilizzate, almeno fin dall’XI° secolo, per convogliare le acque del fiume nelle ”gore”, un sistema di canali artificiali per portare l’acqua verso la città.
Il sistema idraulico originale fu oggetto di un restauro, voluto dal Granduca di Toscana Ferdinando I° Medici, nel corso del XVII° secolo. Subito dopo la “Steccaia” si trova il “Diborrato”, dove le acque dell’Elsa effettuano un brusco salto creando una cascata e formando una sorta di piccolo lago. Intorno c’è la “Grotta dell’Orso”, la “Conchina”, il “Masso Bianco”, la “Nicchia” e la “Spianata dei Falchi”. Lungo il percorso, accompagnato da cartelli esplicativi, ci sono anche diversi attraversamenti del fiume.
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Tipo: area naturale protetta con sorgente termale e canali
Indirizzo: Via F. Campana, 18 – Colle Val d’Elsa
Tel.: +39 0577 912111
Cascate di Dioborrato
Zona: Val d’Elsa
Tipo: cascata
Indirizzo: località Graciano – Colle Van d’Elsa
Il fiume Elsa è lungo 63 Km. Nasce nei dintorni di Siena e si snoda tra le campagne toscane fino ad arrivare quasi a Pisa. Il suo primo tratto del fiume, chiamato Elsa Morta, chiamato così perché, alimentato principalmente da acque piovane, ha un flusso irregolare durante l’anno, si trova in località Gracciano nel comune di Colle Val d’Elsa. In questo punto, si incontra le acque tiepide delle Caldane, conosciute per le proprietà terapeutiche, e con quelle del fiumicello Vene, che un tempo servivano ad alimentare i mulini della zona. Da qui in poi, il fiume Elsa diventa Elsa Viva.
Di particolare, nella località di Gracciano, inizia l’area protetta del Parco Fluviale dell’Alta Valdelsa. Propriamente in questa località il fiume passa sotto un ponte e poco dopo fa un grande salto creando una imponente cascata, chiamata cascata del Dioborrato, che forma un piccolo lago profondo 10 metri. Di veramente interessante è il colore delle acque che diventano turchesi per un lungo tratto.
All’interno del parco, c’è un percorso di almeno 4km che va dal ponte di San Marziale al ponte di Spugna, chiamato Sentierelsa che rende l’esplorazione della zona veramente molto piacevole. È un percorso di circa 3 ore andata e ritorno facile di percorrere. Tra scale, ponticelli tibetani e cartelli esplicativi sulla flora e la fauna della zona il Sentierelsa si presta molto bene ad una giornata con i bambini, dove si può fermare un pic-nic oppure fare bagno nelle piscine naturale formate dal fiume.
COME ARRIVARE
Per arrivare sul tratto del fiume Elsa Viva lungo il Sentierelsa basta prendere il raccordo Firenze-Siena e uscire a Colle Val d’Elsa e proseguite fino alla località di Gracciano dove ci sono le segnalazioni per il Parco Fluviale dell’Alta Valdelsa. Al Ponte di San Marziale si può parcheggiare e poi scendere verso le indicazioni Sentierelsa.
Parco delle Fumarole
Zona: Val di Cecina Volterrana
Comune: Castelnuovo di Val di Cecina (PI) – località Sasso Pisano
Tipo: parco termale
Visite: su appuntamento (contattare l’ufficio turistico di Sasso Pisano tel. +39 328-3210055)
Da sempre, quello che oggi è denominato Parco delle Fumarole, è stato conosciuto come “l’aia del diavolo” a causa dei vapori che creano un paesaggio unico e molto suggestivo. Sembra che Dante Alighieri abbia tratto ispirazione per l’Inferno della Divina Commedia proprio durante una visita in zona. Nelle immediate vicinanze dell’abitato di Sasso Pisano sono presenti svariati e insoliti fenomeni geotermici quali le fumarole, i fanghi termali, i vapori endogeni e i geyser. Un sentiero attrezzato consente di osservare, a distanza di sicurezza, queste curiose anomalie geologiche.
Terme
Le Caldane
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Comune: Colle Val d’Elsa (SI) – località Gracciano
Tipo: stabilimento termale (XIII°-XV° secolo)
Conosciute fin dall’epoca etrusco-romana, Le Caldane sono sorgenti di acqua tiepida con proprietà terapeutiche, sistemate in 2 vasche naturali in pietra. L’acqua, limpida e ricca di sali minerali, con proprietà purgative, era usata per trattamenti terapeutici contro varie affezioni, tra cui le eruzioni cutanee. Le terme furono distrutte dalle milizie di Siena nel 1260, ma parzialmente ricostruite intorno alla metà del XV° secolo. Nella vasca più fonda, con fondale composto di piccoli sassolini e temperatura di circa 18 gradi, è possibile fare bagno. Le Caldane si trovano in località Graziano all’interno del Parco Fluviale dell’Alta Val d’Elsa.
Riserve naturali
Riserva Naturale Monterufoli-Caselli
Zona: Valdelsa Volterrana
Comuni: Monteverdi Marittimo, Montecatini Val di Cecina, Pomarance
Tipo: area naturale protetta
Centro visite: Via Roncalli, 38 – Pomarance (PI)
Tel: +39 0588 62003
Situata al centro delle Colline Metallifere, la riserva include due complessi forestali. Vasti boschi, macchie di vegetazione naturale e biodiversità sono attraversate da una fitta rete di torrenti quali lo Sterza e il Trossa. Il territorio è caratterizzato da una bassa densità faunistica, sebbene vi si trovino daini, caprioli e, soprattutto, cinghiali. Di rilevante interesse è la presenza di alcuni esemplari di lupi, anche se la loro osservazione risulta difficoltosa.
Riserva di Castelvecchio
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Comune: San Gimignano (SI)
Tipo: area protetta
La riserva compendia tutte le caratteristiche del territorio di San Gimignano: quasi tutto di natura calcarea, elemento che favorisce una vegetazione eterogenea, prevalentemente costituita da faggi e aceri montani. Qui vive la Solatopupa Juliana, mollusco molto diffuso nelle formazioni calcaree della Toscana. Durante il periodo invernale si può avvistare il falco pellegrino. Infine, nelle aree pianeggianti crescono fitti arbusti che, insieme ai pascoli e alle aree agricole esterne alla riserva, forniscono cibo alle numerose specie di uccelli, tra cui il biancone e il codirosso. Nella parte meridionale della riserva affiorano le pareti rocciose su cui sono visibili le rovine del borgo di Castelvecchio.
Riserva Naturale di Cornate e Fosini
Province: Siena, Grosseto
Comuni: Radicondoli (SI) e Montieri (GR)
Superficie: 879 ettari
Informazioni per visite
Gestione: Servizio Riserve Naturali
Via Delle Sperandie, 47 – 53100 – Siena (SI)
Tel. +39 0577 241416-14
La Riserva include i ruderi del castello di Fosini, arroccato su rupi a strapiombo, e le Cornate di Gerfalco, massiccio di roccia calcarea. L’area protetta è coperta di boschi misti e pascoli, in gran parte abbandonati e riforestati con essenze resinose. Dal punto di vista faunistico è da segnalare la presenza del lupo, del gatto selvatico e della martora.
Balze di Volterra
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: formazioni geologiche
Comune: Volterra (PI)
Ubicate tra la Valle di Cecina (Val di Cecina) e la Valle dell’Era (Valdera), le Balze sono la caratteristica più peculiare del colle volterrano. I connotati delle balze (calanchi) sono determinati dalle peculiarità geomorfologiche di questa zona, tutta costituita da terreni argillosi, friabili ed instabili. Di conseguenza tutta l’area è sempre stata soggetta a frane che, talvolta, hanno anche danneggiato edifici civili e religiosi. Le diffuse forme di erosione, provocate da agenti atmosferici e aggravate dalla totale assenza di vegetazione, creano morfologie ed effetti scenici spettacolari.
Informazioni per le visite
Gestione: Servizio Riserve Naturali
Via Delle Sperandie, 47 – 53100 – Siena (SI)
Tel. +39 0577 241416-14
Sito web: www.riservenaturali.provincia.siena.it
ARTE E MUSEI
Musei
Museo della Miniera di camporciano - Montecatini Val di Cecina
Zona: Val di Cecina
Tipo: museo minerario
Indirizzo: Piazza Giuseppe Garibaldi, 1 – Montecatini Val di Cecina (PI)
Tel: +39 0588 86099 / +39 0588 31026
Sito: www.museodelleminiere.it
Orari: dal 25 aprile al 31 maggio da martedì a domenica 10.00-13.00 e 15.00-19.00; dal 1° giugno al 31 agosto da giovedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-20.00;
Ingresso: €uro 5,00 (museo e miniera), € 3,00 (museo)
Servizi: visite guidate a orari prestabiliti, laboratori didattici, giochi, escursioni, visite notturne, spettacoli ed eventi
È ubicato all’interno del Palazzo Pretorio, costruito nel XIV° secolo. Il museo espone tutta la gamma delle risorse minerarie che sono state sfruttate, fin dalla più remota antichità, in Val di Cecina. Nelle sale tematiche sono esposti, oltre al ricco campionario di minerali e documenti, materiali e oggetti che raccontano la storia delle miniere di rame che, nel XIX° secolo, conobbero un momento di vivace espansione.
Inoltre il ruolo del salgemma, la lavorazione dell’alabastro, la peculiarità del bacino geotermico, i mosaici ottenuti con il calcedonio, le vicende di una miniera di lignite e la singolarità delle sorgenti sulfuree. Il percorso museale comprende anche la Miniera di Caporciano. Di probabile origine etrusca, è stata attiva fino al 1907 e, nel XIX° secolo, era ritenuta la principale in Europa per l’escavazione del rame (complessivamente 35 chilometri di gallerie). Oggi le strutture interne ed esterne visitabili sono: l’ingresso della miniera, il Pozzo Alfredo, le gallerie, la diga, il muraglione e la galleria Maria Antonia. Nel periodo estivo all’interno della miniera vengono organizzati spettacoli e concerti.
Pinacoteca di San Gimignano
MUSEO CIVICO E PINACOTECA DI SAN GIMIGNANO
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Tipo: museo civico e pinacoteca
Comune: San Gimignano (SI)
Il Palazzo del Podestà, risalente al XIII° secolo, è attualmente sede del Museo Civico, allestito nel primo piano dell’edificio. Le stanze sono riccamente decorate con affreschi, sculture e mobili d’epoca quali antichi sedili lignei intagliati e intarsiati (1475). Sono pure visitabili la camera del podestà, la sala delle adunanze segrete e anche la sala di Dante, con la Maestà di Lippo Memmi.
Al secondo piano dell’edificio c’è la Pinacoteca, che contiene opere di artisti di altissimo livello, tra le quali spiccano un crocifisso ligneo sagomato di Coppo di Marcovaldo (1260 circa), Madonna con Bambino in umiltà con angeli e santi di Benozzo Gozzoli (1466), Angelo Annunciante e Vergine Annunciata di Filippino Lippi (1482) e Assunta con i Santi Gregorio e Benedetto, grande pala d’altare del Pinturicchio (1511). Inoltre opere di altri importanti artisti quali Domenico di Michelino e Pier Francesco Fiorentino. In una teca è inoltre esposto un raro tappeto mamelucco del XIV° secolo, annodato al Cairo con un’inconsueta forma a croce che simula la sovrapposizione di tre tappeti.
Musei del Vino e della Vernaccia - San Gimignano
MUSEO DEL VINO E DELLA VERNACCIA
Zona: Val d’Elsa
Comune: San Gimignano (SI) – località Montestaffoli
Tipo: museo enologico
Servizi: degustazioni
Nella Villa della Rocca, localizzata vicino alla Rocca di Montestaffoli, c’è il Museo del Vino. È organizzato come un vero e proprio “percorso”, attraverso sensazioni e degustazioni tipiche tra i vini della zona. Particolare enfasi è riservata alla spremitura e alla fermentazione della Vernaccia, il prodotto locale più celebre.
Museo della Geotermia - località Larderello - Pomarance
Zona: Valdelsa Volterrana
Comune: Pomarance (PI) – località Larderello
Tipo: museo di geotermia
Indirizzo: Piazza Leopolda
Tel: +39 0588 67724
Email: museogeotermia@idealcoop.com
Sito: www.geomuseo.enel.com
Orari: tutti giorni 9.30-18.30; chiuso il lunedì
Ingresso: gratuito
Il museo ricostruisce la storia della produzione dell’acido borico, direttamente dal vapore endogeno, esponendo strumenti, macchine e materiali utilizzati in passato. Inoltre illustra lo sfruttamento del vapore per la produzione di energia elettrica. Il percorso museale comprende la visita a un soffione e al pozzo dimostrativo dei fenomeni geotermici.
Museo del Cristallo - Colle val d'Elsa
Zona: Val d’Elsa
Tipo: museo industriale e di artigianato
Indirizzo: via dei Fossi, 33
Tel.: +39 0577 924135
Orari: invernale da martedì a venerdì 15.30-17.30, sabato domenica e festivi 10.30-12.30 e 15.00-18.30; estivo da martedì a domenica 10.30-12.30 e 16.30-19.30; chiuso lunedì
È stato realizzato inglobando la ciminiera dell’ex-vetreria “Boschi”. La zona d’ingresso, realizzata in cristallo, permette di osservare la parte sotterranea. L’esposizione illustra la storia della produzione del cristallo, iniziando con alcuni reperti di età medievale, seguiti dalle origini della produzione vetraria nel XIV° secolo. Quindi è ampiamente documentato il ruolo delle fabbriche impiantate nel XIX° secolo. Inoltre le varie realizzazioni di cui l’industria locale si vanta: produzione di vetri per l’ottica e di vetro dicroico, invenzione di un nuovo sistema di produzione mediante “semiforme”, fino alle sperimentazioni per la realizzazione del cristallo al piombo (1963) e alla moderna produzione di oggetti di design. Nel piano inferiore sono esposti antichi macchinari usati per la lavorazione: pressa in ghisa, forno per la fusione, stampi e attrezzi vari.
Siti archeologici
Parco Archeologico "Enrico Fiumi" e Teatro Romano di Volterra
Zona: Valdelsa Volterrana
Tipo: sito archeologico (I° secolo a.C.)
Comune: Volterra (PI)
Tel.: +39 328 0707834
Email: musei@comune.volterra.pi.it
Sito: www.comune.volterra.pi.it/musei
Orari: estivo 10.30-17.30, invernale 10.00-16.00
Ingresso: intero €uro 3,50, ridotto € 2,50
Una campagna di scavi, avvenuta negli anni ’50 del secolo scorso, permise il ritrovamento e il restauro di tutte le strutture di epoca etrusca e romana. Il teatro era stato costruito, verso la fine del I° secolo a.C., asportando la porzione di un pendio, in analogia ai teatri greci. Successivamente fu edificato un ampio porticato a pianta quadrangolare e con absidi su due lati. Il teatro rimase in funzione fino alla fine del III° secolo d.C. e poi venne abbandonato. In questo periodo venne invece costruito un complesso termale, denominato S. Felice.
In un’area vicina si trovano anche i ruderi dell’acropoli etrusca (III° Secolo a.C.) e la necropoli. Tutti questi edifici sono all’interno di un’unica area archeologica visitabile. Nel periodo estivo la struttura teatrale è ampiamente utilizzata per spettacoli di vario genere.
Parco Archeologico e Fortezza di Poggio Imperiale di Poggibonsi
Zona: Val d’Elsa Volterrana
Tipo: sito archeologico
Indirizzo: Strada Comunale San Francesco e Camminamento Arrigo VII – Poggibonsi
Tel: +39 338 7390950 oppure +39 347 3746360
Email: info@parco-poggibonsi.it
Servizi: (su prenotazione) visite guidate agli scavi, al Centro di Documentazione e ai bastioni del Cassero
Costituito nel 2003 il Parco ha concluso scavi durati 15 anni e che hanno permesso di conoscere a fondo il lungo passato della collina dove sono ubicati i ruderi perimetrali della Fortezza di Poggio Imperiale. Il progetto della Fortezza di Poggio Imperiale fu elaborato dall’architetto Giuliano da Sangallo dopo aver studiato la tecnica di guerra usata negli anni 1478-1480 dalle milizie napoletane-aragonesi nella guerra contro Firenze. Avrebbe dovuto essere la realizzazione più importante tra quelle volute da Lorenzo Medici (“Il Magnifico”) per la difesa dei territori di Firenze. Furono applicate le più avanzate innovazioni nel campo delle fortificazioni, che proprio tra il XV° e XVI° secolo, stavano rivoluzionando l’architettura militare a seguito dell’introduzione della armi da fuoco.
La realizzazione del cassero fu un importante laboratorio di sperimentazione architettonica, soprattutto in relazione alle nuove difese necessarie per far fronte all’introduzione prime armi da fuoco. L’opera rimase però incompiuta e i lavori furono interrotti definitivamente nel 1511. Molteplici furono le cause ma, in particolare misura, influirono sia la morte di Lorenzo il Magnifico (1492) sia l’andamento del conflitto contro Siena. Il complesso realizzato è costituito da un giro di mura che cinge quasi per intero la collina e la fortezza vera e propria. La cinta muraria fu abbandonata nel XVI° secolo: per questo è totalmente amalgamata con la natura circostante. Le mura furono costruite con mattoni, con la sola eccezione per gli angoli, dove fu usata la pietra.
Inoltre, nel cassero è stato collocato un centro di documentazione i cui pannelli esplicativi, plastici ricostruttivi, reperti, ricostruzioni in scala naturale e riproduzioni di oggetti e abiti, narrano la storia dell’area seguendo un modello touch the past. La collina di Poggio Imperiale è una completa testimonianza dell’insediamento umano nel territorio di Poggibonsi. Lo scavo, eseguito dal 1993 al 2007, ha messo in luce un nucleo di cinque abitazioni che costituivano un probabile primo insediamento (V-VI° secolo a.C.). Sono state riportate alla luce molte strutture agricole (granai, aia, pollaio, seccatoi, concimaia) e artigianali (macelleria, fornace per ceramica, forgia da fabbro).
Complesso Termale Etrusco-Romano "Il Bagnone"
Zona: Valdelsa Volterrana
Comune: Castelnuovo di Val di Cecina (PI) – località Sasso Pisano
Tipo: terme etrusco-romane
Visite: su appuntamento (contattare l’ufficio turistico di Sasso Pisano tel. +39 328-3210055)
Tutt’ora in fase di scavo, è il più grande complesso sacro termale etrusco-romano esistente al mondo, unico nella sua tipologia. L’area era ben attrezzata e frequentata già almeno nel II° secolo a.C. e rimase in uso fino all’inizio del IV° d.C. Le terme sono state identificate come le antiche Aquae Populaniae. Gli scavi eseguiti fino ad oggi hanno permesso già una prima ricostruzione dell’aspetto generale. Il complesso era composto da vari edifici, tutti disposti attorno a un grande cortile quadrangolare, completo di porticato, e su cui si aprivano i diversi sistemi di vasche e i vani a esse collegati. Nei pressi degli scavi sgorgano ancora diverse sorgenti termali, una delle quali utilizzata liberamente per cure diuretiche dagli abitanti.
COSA FARE
Eventi
Monteriggioni di Torri si Corona
Tipo: Folklore
Comune: Monteriggioni (SI)
Periodo: primo e secondo week-end di luglio
L’evento si svolge all’interno del castello, ambientato con scenografie medievali. Alla luce di fiaccole e torce, figure e personaggi in costume d’epoca animano bancarelle e botteghe di arti e mestieri, rievocando quello che un tempo fu uno dei più attivi e fiorenti centri del territorio di Siena. Aromi e cibi ormai dimenticati si alternano a giochi e spettacoli di funamboli, menestrelli, uomini d’arme.
Anno Domini 1398
Tipo: rievocazione storica
Località: Volterra (PI)
Periodo: quarta domenica di agosto
Tel.: +39 0588 86099
Email: info@volterra1398.it / info@volterratur.it
Sito: www.volterra1398.it / www.volterratur.it
È un grande evento che rievoca i fasti del passato presentando una giornata di festa in una cittadina del 1398. Si articola su vari eventi, il cui tema conduttore cambia ogni anno. I momenti di maggiore attrattiva sono quelli che coincidono con la domenica, quando il centro storico e lo stesso Parco Archeologico si animano di spettacoli colorati, di musica, di mercati, di taverne, di artigiani.
Presepe vivente
Tipo: religioso
Località: Casole d’Elsa (SI)
Periodo: 26 dicembre, 1°, 2 e 6 gennaio
Ritenuto, secondo il Centro Presepium Historiae Ars Popoli, il miglior presente vivente d’Italia, l’evento si svolge ormai da dieci anni con cadenza biennale. La rappresentazione avviene nella parte medievale dell’abitato dove vicoli, piazzette, case e cantine vengono allestite scenograficamente in modo da riprodurre l’atmosfera e la vita quotidiana al tempo della Natività. Lungo il percorso sono aperte osterie e botteghe artigiane dove si possono osservare i mestieri tipici dell’epoca come la filatura, la colorazione della lana, la cottura del pane. Sono previste quattro rappresentazioni, tre pomeridiane e una notturna (1° gennaio). Quella programmata per l’Epifania si conclude con l’arrivo dei Re Magi a dorso di veri cammelli. Suggestivi sono l’illuminazione a fiaccole, gli aromi diffusi e la musica di sottofondo.
Cristallo tra le Mura
Tipo: artigianato
Località: Colle Val d’Elsa (SI)
Periodo: settembre
Durante la manifestazione, che si svolge nel centro storico, si possono osservare dimostrazioni pratiche di lavorazione a caldo e a freddo del cristallo, intaglio, molatura, incisione, incisione su stampi, lavorazioni orafe; inoltre esposizione di pezzi artigianali, mostre e proiezioni tematiche, degustazione comparata di vini.
ITINERARI
Percorsi
Sasso Pisano
Un suggestivo sentiero (C.A.I. n. C12) di circa km. 3,5 inizia nelle immediate vicinanze di Sasso Pisano e sale fino al parco “Le Biancane” di Monterotondo Marittimo. Il sentiero attraversa terreni caldi, spesso circondati da vapori, con gorgoglio di acque ed emissioni di gas. Si possono visitare varie sorgenti di acqua termale, un vecchio lavatoio e il complesso archeologico etrusco-romano “il Bagnone”. Lungo il percorso si possono anche osservare alcune piante, la cui età è stata accertata essere superiore a mille anni. Da Monterotondo Marittimo il sentiero scende verso Sasso Pisano attraverso rigogliosi castagneti.
Monterufoli-Caselli (Comune di Monteverdi Marittimo)
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TIPO;percorso naturalistico
ZONA; Val di Cornia
PARTENZA; Monteverdi Marittimo
ARRIVO; Monteverdi Marittimo
LUNGHEZZA;
TEMPO DI PERCORSO; 2 ore
DIFFICOLTA’; media
DISLIVELLO; 70 metri
ITINERARI CAI N°;
ATTRAZIONI; ponti, torrente Ritasso, antica ferrovia mineraria
INFORMAZIONI;
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Il percorso impressiona per la bellezza e per le numerose attrattive. Durante il tragitto si osservano tre vecchi ponti sul torrente Ritasso per la ferrovia dedicata al trasporto del materiale estratto dalla miniera di lignite. Oltrepassato il ponte sul torrente Sterza, alla seconda curava c’è l’inizio del percorso. Questa prima parte si snoda nel bosco e non presenta particolari difficoltà. Successivamente, nel bosco, il sentiero prosegue in discesa, già all’interno della riserva di Monterufoli.
A fondo valle il percorso segue il vecchio tracciato della ferrovia. Si giunge a un secondo ponte in prossimità del torrente Ritasso. Quindi si risale sul versante opposto per trovare il sentiero a mezza costa che, verso sinistra, conduce alla miniera e prosegue parallelo al corso del torrente. In prossimità del terzo ponte, a circa un quarto d’ora dal secondo, si attraversa il corso d’acqua e si prosegue in avanti fino a incontrare per l’ultima volta il torrente Ritasso. Seguendo ancora la segnaletica si oltrepassa il torrente e si arriva nei pressi del podere la Pompa, per poi immettersi sulla strada provinciale, che si percorre verso sinistra per tornare al punto iniziale del percorso.
Via Francigena - Tappe Monteriggioni e San Gimignano
Il territorio di Monteriggioni e quello di San Gimignano è attraversato dalla Via Francigena, anche conosciuta come via Romea. A partire dall’VIII° secolo d.C. e fino a tutto il tardo Medio Evo fu la principale arteria di collegamento, di commercio e pellegrinaggio tra il Nord Europa e il Mediterraneo. Fu durante il Regno dei Longobardi che il tracciato acquistò una fisionomia più definita.
Confermata in attività fin dal X° secolo, la Via Francigena fu minuziosamente descritta dal vescovo Sigerico durante il viaggio da Roma alla Gran Bretagna. Nell’anno 990 il religioso, che era arcivescovo di Canterbury, intraprese il ritorno e descrisse piuttosto accuratamente il viaggio in un diario. Successivamente il tracciato fu denominato “via Francigena di Monte Bardone”.
A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa assumendo una dignità sovranazionale. Dato il crescente numero di nuovi “pellegrini”, appassionati di trekking, della mountain bike e dell’equitazione, che hanno iniziato a percorrerla di nuovo è stata attivata una rete WiFi con hotspot dislocati in vari comuni. Lungo l’intero tracciato sono disponibili molte strutture ricettive convenzionate, agriturismi e B&B. Inoltre ogni tipo di ristorante e anche botteghe di artigianato artistico.
Per informazioni più dettagliate consultare:
– la pagina www.tuscanysweetlife.com/percorsi/francigena/ del sito Tuscany sweet Life
– il sito www.viefrancigene.org/it/
Tappa San Gimignano-Monteriggioni
È una delle tappe più belle della via Francigena. Si parte da San Gimignano verso l’Abbazia benedettina di Monte Oliveto Minore, si prosegue per Santa Lucia e poi verso il Castello di Montauto. Si risale verso Torraccia di Chiusi, torre-castello degli Abbracciabeni. Quindi si scende, attraversando il torrente Foci, fino a Molino d’Aiano. Si continua lungo una strada alberata fino a Badia a Coneo, abbazia di origine longobarda. Poco più avanti ci sono i Bagni delle Caldane, di epoca etrusca-romana.
La strada si dirige quindi verso il borgo fortificato di Strove, costruito nel 994 d.C. dai signori di Staggia, e verso il Castello di Petraia. Costeggiando un antico muro si arriva a Badia a Isola, importante monastero sorto nel X° secolo. Infine Monteriggioni punto di arrivo della tappa. Acqua e punti di ristoro sono disponibili solo presso i centri abitati.
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TIPO; percorso storico e naturalistico (trekking, mountain bike)
LUNGHEZZA; km. 30
TEMPO DI PERCORSO; 8 ore
DIFFICOLTA; media
DISLIVELLO; m. 563
ATTRAZIONI; Abbazia di Monte Oliveto Minore, Castello di Montauto, Molino d’Aiano, Badia a Coneo, Castello di Petraia, Badia a Isola
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Tappa Monteriggioni-Siena
Lungo il percorso sono visibili pannelli che illustrano la flora e la fauna locale, la storia e le leggende della zona. Ogni tratto è stato abbinato a un poeta o a uno scrittore che ha dedicato almeno un’opera al territorio di Siena.
Da Monteriggioni si cammina verso Monte Maggio percorrendo le strade bianche verso Cerbaia, antico borgo medievale. Uscendo dal bosco di lecci si intravede il Castello della Chiocciola, che deve il suo nome a una scala elicoidale nella caratteristica torre cilindrica. Si attraversa poi Pian del Lago, attualmente pianura prosciugata e dove si trova l’Eremo di San Leonardo al Lago. L’ingresso nella città di Siena avviene attraverso la storica Porta Camollia.
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TIPO; percorso storico e naturalistico (trekking, mountain bike)
LUNGHEZZA; km. 21
TEMPO DI PERCORSO; 5 ore
DIFFICOLTA; media
DISLIVELLO; m. 330
ATTRAZIONI; borgo di Cerbaia, Castello Chiocciola, Eremo San Leonardo al Lago
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Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
Zona: Valdelsa
Comuni: San Gimignano
Informazioni: Comitato Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
Indirizzo:Via Villa della Rocca – San Gimignano (Si)
Tel:+39 0577.940108
Sito: www.vernaccia.it
Email: vernaccia@iol.it
Prodotti: Vernaccia di San Gimignano, Chianti dei Colli Senesi
La strada del vino parte da Castel San Gimignano, attraversa colline ricoperte da oliveti e vigneti e culmina nell’antica San Gimignano. Denominata “città delle torri”, San Gimignano è un gioiello d’arte e storia che vanta la vicinanza di Siena. Vini tipici del territorio sono: Vernaccia di San Gimignano e il Chianti dei Colli senesi. Sul territorio operano 170 aziende, delle quali 70 imbottigliano ed escono sul mercato con un proprio marchio. San Gimignano si erge su di un colle a dominio della Val d’Elsa. Il centro è un vero e proprio gioiello d’arte che conserva intatto il fascino di un’epoca passata. Bellissima la Collegiata di S. Maria Assunta costruita nel XII secolo. All’interno vi sono affreschi del ‘300 senese che raffigurano le Storie del Vecchio Testamento ad opera di Barna da Siena, Bartolo di Fredi e Taddeo di Bartolo e affreschi del ‘400 fiorentino. La Chiesa di S. Agostino è affrescata da Benozzo Gozzoli e vi si trova anche una Incoronazione del Pollaiolo. Da segnalare anche il Palazzo del Podestà che conserva un affresco del Sodoma. Di bellezza spettacolare anche la Piazza della Cisterna, con al centro un bel pozzo.
I VINI
Con le migliori uve selezionate si ottiene la tipologia Riserva, per la quale è previsto un periodo di affinamento non inferiore a 11 mesi in cantina (in acciaio o legno) ed un periodo di affinamento di almeno 3 mesi in bottiglia prima dell’immissione al consumo. Il vino Vernaccia di San Gimignano si presenta dal colore giallo paglierino con riflessi dorati che si accentuano con l’invecchiamento. Il profumo è fine, delicato con sentori fruttati e floreali in età giovanile. Con l’affinamento e l’invecchiamento sviluppa il caratteristico sentore minerale di pietra focaia. Al gusto è un vino asciutto, armonico, sapido. Il vino Vernaccia di San Gimignano esalta molti abbinamenti gastronomici. Ottimo con primi piatti con salse bianche, insalate di riso e insalate di pasta. Sorprendente è con la ribollita e tutte le sue varianti che si trovano in Toscana. Squisito con formaggi freschi e di media stagionatura, dei quali esalta la sapidità. La temperatura di servizio deve essere di 8° – 10°C per la tipologia annata e 12° – 14°C per la Riserva.
LE AZIENDE DA VISITARE
Agricoltori del Chianti Geografico
Loc. Casa alla Terra, 39 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel +39 0577988262 / +39 0577 7494890 – Fax +39 0577 749223
info@chiantigeografico.it – www.chiantigeografico.it
Alessandro Tofanari
Via di Montauto, 18/A – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577940426 / Fax +39 0577940426
info@lacastellaccia.it – www.lacastellaccia.it
Campochiarenti
Loc. Campochiarenti, 15 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel +39 0577 933754 – Fax +39 0577 933754
info@campochiarenti.it – www.campochiarenti.it
Cantina Sociale Certaldo
Via Agnoletti, 97 – 50052 Certaldo (FI)
Tel +39 0571667403 – Fax +39 0571668013
info@cantinacertaldo.it – www.cantinacertaldo.it
Loc. Castagnolino Pancole – San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577936356 / Fax +39 0577937311
info@guidi1929.com – www.guidi1929.com
Cantine Melini
Loc. Gaggiano – 53036 Poggibonsi (SI)
Tel. +39 0577998511/ Fax +39 0577989002
melini@giv.it – www.cantinemelini.it
Cappella Sant’Andrea
Loc. Casale, 26 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577940456 / fax +39 0577940456
info@cappellasantandrea.it – www.cappellasantandrea.it
Casa alle Vacche
Loc. Lucignano, 73/A – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577955103 / Fax +39 0577955089
info@casaallevacche.it – www.casaallevacche.it
Casale di Falchini
Via di Casale, 40 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577941305 / Fax. +39 0577940819
info@falchini.com – www.casale-falchini.it
Castello di Montaùto
Loc. Montauto, 60 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577941130 / Fax +39 0577543150
info@castellodimontauto.it – www.castellodimontauto.it
Cesani
Loc. Pancole, 82/D – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577955084 / Fax +39 0577955084
info@cesani.it – www.cesani.it
F.lli Maroni
Via Fonte Campaino, 36 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577944979 / Fax +39 0577944979
agriolmo@yahoo.it – www.agriturismololmo.it
Fattoria Abbazia di Monte Oliveto
Loc. Monte Oliveto, 15 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577907136 / Fax +39 0577906870
info@monteoliveto.it – www.monteoliveto.it
Fattoria di Fugnano e Bombereto
Loc. Fugnano, 52 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577940012 / Fax +39 0577942190
info@fattoriadifugnano.com – www.fattoriadifugnano.com
Fattoria di Pancole
Loc. Pancole – 53037 San Gimignano (SI)
tel +39 0577955078 / fax +39 0577955835
info@fattoriadipancole.it – www.fattoriadipancole.it
Fattoria Il Palagio
Loc. Il Palagio – 53034 Castel San Gimignano (SI)
tel. +39 0577953004 / Fax +39 0577953153
luca@ilpalagio.it – www.ilpalagio.it
Fattoria La Torre
Loc. La Villa – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577946013 / Fax +39 0577946013
info@latorrefattoria.it – www.latorrefattoria.it
Fattoria Poggio Alloro
Via S. Andrea, 23 – 53037 San Gimignano (SI)
Tel. +39 0577950153 / Fax +39 0577950290
info@fattoriapoggioalloro.com – www.fattoriapoggioalloro.com
CULTURA
Curiosità
Quo Vadis in Toscana
Una leggenda diffusa a Montecatini Val di Cecina lega la località di Sassa agli albori del Cristianesimo: nei pressi dei boschi di Motalpruno sarebbe avvenuto il fatidico incontro tra Cristo e Pietro. In località La Chiesa, dove sono visibili alcune rovine parzialmente coperte dalla vegetazione, Pietro avrebbe trovato rifugio dagli inseguitori. Qui gli sarebbe apparso Cristo, cui l’apostolo si sarebbe rivolto con le parole “Domine, quo vadis?”. Dopo l’incontro Pietro sarebbe tornato a Roma e avrebbe affrontato il martirio. La tradizione locale vuole che, su di una pietra al margine di una strada, sia rimasta l’impronta di un piede di Cristo.
La Fonte del Latte
Nei pressi dell’abitato La Leccia (Castelnuovo Val di Cecina) una sorgente, conosciuta come Fonte del Latte, versa da secoli acqua leggermente tiepida: la tradizione narra che la fonte possieda la proprietà miracolosa di far tornare il latte alle neo-madri che lo abbiano perso. Tali leggendarie caratteristiche ebbero una crescente risonanza da quando, nel XVI° secolo, Andrea Bacci, medico di papa Sisto V°, ne pubblicizzò le proprietà terapeutiche. Nel XIV° secolo, attorno alla sorgente fu costruita una cappella, sfortunatamente distrutta da una piena del fiume Cornia. Secondo l’usanza, le donne che non erano in grado di allattare, completamente o parzialmente, i propri figli, si recavano alla fonte. Omaggiando la Madonna con una piccola offerta e bevendo l’acqua, ritornavano ad avere il latte. La fonte è tutt’oggi meta di pellegrinaggi.
Le torri gemelle di San Gimignano
Nel XIII° secolo andava di moda a San Gimignano la costruzione di case-torri destinate alle dimore delle famiglie nobile. Ognuna famiglia costruiva una torre più alta possibile come segno di ricchezza e potere. Però, nel 1255, entrò in vigore una disposizione per cui si vietava ai privati cittadini di costruire torri più alte di quelle in cui risiedeva l’autorità di governo, ossia l’altezza della Torre Rognosa, dimora del podestà. Le due famiglie rivali all’epoca, gli Ardinghelli e i Salvucci avevano, nel frattempo, ognuna fatto costruire torri gemelle, simili in altezza e dimensioni e che superavano, anche se di poco, la torre del podestà. La “punizione” colpì le quattro costruzioni al di fuori della legge, che furono tutte ridotte in altezza.
Filmografia
A Monteriggioni sono state girate diverse scene di numerosi film tra cui:
– Il principe delle volpi, del regista Henry King, interpretato da Tyrone Power e Orson Welles (1949)
– Io ballo da sola, del regista Bernardo Bertolucci (1996)
– Il paziente inglese, del regista Anthony Minghella (1996)
– Un tè con Mussolini, del regista Franco Zeffirelli (1999)
– Il gladiatore, del regista Ridley Scott (2000)
– Amici miei – Come tutto ebbe inizio, del regista Neri Parenti (2010)
Volterra ha ispirato varie ambientazioni cinematografiche, di cui le principali sono:
– Vaghe Stelle dell’Orsa, realizzato dal regista Luchino Visconti e premiato con prestigioso il Leone d’Oro a Venezia nel 1965.
– Cammina Cammina, realizzato dal regista Ermanno Olmi nel 1983
– The Twilight Saga: New Moon, film di Chris Weitz (2008), tratto dal romanzo best-seller della scrittrice Stephanie Meyer.
Volterra e la letteratura
In epoche diverse vari letterati e artisti – gli scrittori Stendhal, D.H. Lawrence e Carlo Cassola (tra cui La Ragazza di Bube) e il pittore C. Corot tanto per citare i più noti – furono colpiti dalla bellezza di Volterra. Il poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio ne rimase affascinato e la definì “città di vento”. A Volterra dedicò il sonetto Le città del silenzio e qui ambientò il romanzo-tragedia Forse che sì forse che no (1910).
In tempi più recenti la cittadina ha ambientato Chimaira, romanzo dell’archeologo Valerio Massimo Manfredi, Il giardino delle erbe proibite, romanzo della scrittrice Titania Hardie, e Assassin’s Creed: Rinascimento, romanzo dello scrittore Oliver Bowde, da cui è stato ricavato anche un videogame. Ambientato nel Rinascimento, racconta le avventure di Ezio Auditore che, tra i molti nemici che gli si parano davanti, deve affrontare anche un certo Antonio Maffei. Questo è uno dei monaci intransigenti che si è alleato con Uberto Alberti e la famiglia fiorentina dei Pazzi nella congiura per eliminare i rivali Medici.
GASTRONOMIA
Piatti tipici
Nell’area senese la cucina impiega sapori naturali e profumi particolari, grazie a un uso abbondante di aglio ed erbe aromatiche come il finocchietto selvatico e il dragoncello. Per non parlare dell’olio extra vergine d’oliva, per cui il territorio è adatto a una produzione di livello. Piatti tipici sono la ribollita, zuppa di verdure e fagioli servita su pane bruschettato, gli arrosti misti, la cacciagione sia in umido che alla griglia, il cacio pecorino, i funghi, la trippa della Val d’Elsa.
Prodotti tipici
Vino
Eccellente, in qualche caso sopraffina, è la qualità del vino in tutto il territorio. Infatti sono ben cinque i DOCG prodotti in terra senese: Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Vernaccia di San Gimignano, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. Le aree di produzione sono situate sia a nord del capoluogo (San Gimignano, la Valdelsa) che a sud che a oriente.
La Vernaccia di San Gimignano è uno dei vini bianchi più pregiati in Italia. Le prime notizie risalgono al 1276, anno in cui fu istituita una tassa per l’ingresso e l’uscita del prodotto. È stato il primo vino italiano a ottenere il marchio Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966. Nel 1993 ha ottenuto la certificazione superiore, DOCG. Da circa un ventennio le tecniche enologiche e più moderni sistemi agricoli hanno migliorato ulteriormente il prodotto. Ha contribuito anche la vinificazione in contenitori d’acciaio a temperatura controllata. È uno dei pochi vini bianchi suscettibili di invecchiamento. La Vernaccia ha colore paglierino e profumo fruttato. Il gusto è asciutto e gradevole.
Olio
La coltivazione dell’olio nelle terre senesi si perde nei secoli, ma già la pianta è visibile in alcuni dipinti del tardo Medioevo. L’importanza dell’olivicoltura si affermò all’inizio del XIX° secolo e si è ulteriormente accentuata nel periodo successivo. Le varietà più diffuse sono Frantoio, Correggiolo, Moraiolo, Leccino. Il colore dell’olio senese varia tra il verde e il giallo, ha odore fruttato e sapore con accenti amarognoli e leggermente piccanti. È consigliato per condire verdure crude, minestre o zuppe a base di legumi, piatti tipici quali la “ribollita” e la “panzanella” e per la preparazione di bruschette e crostoni. Altrettanto adatto a condire carni arrosto e in umido e anche per friggere.
Consorzio dell’Olio extravergine di oliva DOP “Terre di Siena”
Indirizzo: Strada delle Ropole, 15 – 53100 Taverne d’Arbia (SI)
Tel.: +39+0577 2800970
Email: consorzio@olioterredisienadop.it
Sito: www.terredisienadop.it
Salumi di cinta senese
Molto apprezzati sono i salumi di Cinta Senese, il maiale a pezze bianche e nere, effigiato in alcuni famosi dipinti del ‘400. La Cinta Senese è l’unica delle razze suine toscane sopravvissuta all’estinzione. Oggi, come un tempo, viene allevata in libertà, nutrendosi perlopiù di erba e ghiande. Un elemento importante caratterizza questa particolare razza suina: la carne è venata di grasso in modo omogeneo, mentre in altre varietà suine la parte magra e quella grassa sono nettamente separate. Per questo è straordinariamente saporita e profumata. Con la cinta senese si preparano gustosi salumi.
Prosciutto
Il prosciutto ottenuto esclusivamente da Cinta Senese, ha carne di colore rosso vivo e bassa percentuale di grasso. Dopo la rifilatura, il prosciutto viene sottoposto a salatura su assi di legno ed esposto a riposare in cella frigorifera e poi pepato.
Salame di Colle Val d’Elsa
È un insaccato stagionato di carne suina e spezie, di consistenza compatta, colore rosso scuro, profumo e sapore molto intensi. La stagionatura dura dai 20 giorni ai 12 mesi, a seconda delle dimensioni del salame.
Gota
È un prodotto tipicamente locale. Dopo la rifilatura, le guance del maiale, dette “gote”, vengono disposte su assi di legno e quindi salate e pepate. Per la stagionatura, il guanciale viene appeso all’interno di appositi locali.
Buristo
Ha forma cilindrica allungata, colore scuro e consistenza morbida. Il sangue di maiale viene impastato insieme a cubetti di grasso, acqua, spezie, sale, pepe e, a volte, cannella e mollica di pane. L’impasto viene inserito in budello di maiale, cotto in acqua, sottilmente forato per evitare che si formino bolle d’aria, fatto asciugare e raffreddare.
Rigatino
Ha forma rettangolare ed è ricoperto esternamente da pepe nero e peperoncino che conferiscono un sapore particolarmente piccante, mentre la consistenza dipende dal tempo di stagionatura.
Pancella
È cotenna ripiegata, dalla consistenza morbida e dal forte profumo di spezie.
Capocollo
Ha aroma e sapore fortemente caratterizzati dalla presenza di spezie; viene confezionato nella rete o in carta di paglia.
Soprassata (o soppressa)
È un insaccato di frammenti grossolani di carne suina, talvolta anche di seconda scelta, bolliti o scottati. La denominazione, sinonimo di “compresso”, deriva dal fatto che i componenti vengono inseriti in un sacco di tela e poi sottoposti a pressione per permettere alle parti gelatinose di fondersi con le altre fino a formare una massa compatta.
Finocchiona
Ha la forma cilindrica tipica del salame, colore rosa e odore e sapore intenso di finocchio. Le carni selezionate vengono macinate e quindi impastate aggiungendo sale, pepe, aglio, vino rosso e semi di finocchio selvatico. L’impasto viene insaccato in budella, legato e, infine, fasciato.
Consorzio di tutela della cinta senese
Indirizzo: Strada di Cerchiaia, 41/4 – 53100 Siena
Tel.: +39+0577 389513
Email: cinta-senese@libero.it
Sito: www.cintasenese.org
Formaggi
Il prodotto finale migliore è quello proviene dal latte crudo, non pastorizzato ma solo riscaldato a una temperatura intorno ai 40°. I formaggi vanno accompagnati con il tipico pane toscano non salato, miele, noci, marmellate, pepe e, immancabilmente, vino della zona.
Pecorino toscano
Formaggio di solo latte di pecora lavorato a crudo con sostanza grassa minima del 26%. La crosta viene trattata con olio d’oliva, ma a volte anche con cenere, pomodoro o pepe. La stagionatura minima è di 60 giorni.
Pecorino di fossa
Ottenuto con la stessa procedura del pecorino toscano dal quale differisce solo per la stagionatura. Questa avviene in fosse, anche molto antiche, scavate nel terreno tufaceo. La stagionatura, che dura da agosto a novembre, attribuisce al formaggio un profumo unico e ne esalta il sapore piccante. La forma, dopo i mesi di stagionatura, deve essere irregolare, segno evidente dello schiacciamento che ha subito nella fossa dove i formaggi vengono calati, a strati, dopo essere stati inseriti in sacchetti di stoffa bianca.
Pecorino in foglia
Ha forme rotonde, con crosta leggermente rugosa di colore beige. Il sapore è intenso, con leggero sentore tannico e caratteristico odore di foglie che lo aromatizzano, usualmente di noce o di fico.
Pecorino al tartufo
Prodotto con latte intero di pecora al quale viene aggiunta una consistente quantità di tartufo nero e bianchetto, in scaglie ben visibili anche dall’esterno. Salato, rigirato, lavato e oliato manualmente, è sottoposto a una stagionatura di almeno un mese.
Marzolino
Ha forma cilindrica e pezzature che variano da 1 a 2 chilogrammi. La pasta, di colore giallo paglierino, è morbida e dolce se il formaggio è fresco, piccante e friabile se è stato stagionato su assi di legno di abete.
Raveggiolo
È un formaggio bianco, molto tenero, con profumo di latte e sapore dolce.
Ricotta di pecora
La ricotta di pecora toscana ha forma tronco-conica, colore bianco latte, sapore dolce e delicato, consistenza cremosa e spugnosa.
Pecorino delle Balze Volterrane
È un formaggio a latte crudo intero prodotto con caglio ricavato dai fiori del cardo. Tale specialità era già nota nel XVIII° secolo, come confermato da alcuni scritti dell’epoca. Deve il l’aroma e il sapore alle particolari modalità di stagionatura: il sapore è fragrante, con retrogusto di fiori e vegetali. Può essere consumato sia fresco che stagionato, nel qual caso il sapore è più sapido ma anche un po’ pungente.
Associazione tra i produttori di latte e pecorino Balze Volterrane DOP
Indirizzo: località Lischeto – 56048 Volterra (PI)
Tel.: +39+0588 30403
Email: balzevolterrane@gmail.com
Tartufo
Tartufo nero uncinato della Toscana
Il tartufo uncinato (Tuber uncinatum Chatin) ha uno strato esterno verrucoso e di colore nero e una polpa di colore cioccolato, con numerose venature ramificate chiare. Questo tartufo ha intenso profumo e sapore.
Tartufo scorzone della Toscana
Il tartufo scorzone (Tuber aestivum Vitt.), ha uno strato esterno grossolanamente verrucoso di colore nero, con verruche grandi, piramidate, e polpa dal giallastro al bronzeo, con numerose venature chiare e arborescenti, che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una nocciola a quelle di una mela. Presenta un tenue e gradevole profumo, leggermente fungino.
Tartufo bianco della Toscana
Il tartufo bianco (Tuber magnatum pico) presenta uno strato esterno liscio, di colore giallo chiaro o verdognolo, e una polpa dal marrone al nocciola sfumata di rosso vivo, con venature chiare, fini e numerose che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da quelle di una cariosside di mais a quelle di una grossa arancia. Emana un profumo forte e gradevole.
Miele
Miele di castagno toscano
Ha consistenza piuttosto liquida, colore marrone più o meno scuro e brillante; gusto amaro forte, odore persistente e profumo di bosco.
Miele di corbezzolo toscano
Si presenta solido, con colorazione ambrata, dalla tonalità grigio-verde. Il gusto è amaro e persistente, l’odore pungente.
Pappa reale
La pappa reale ha consistenza densa e cremosa e colore biancastro; è del tutto inodore, mentre il sapore è acidulo. È un prodotto deperibile che va conservato in frigorifero.
Zafferano
Associazione Amici dello Zafferano DOP di San Gimignano
Indirizzo: c/o Consorzio della Denominazione San Gimignano – via di Fugnano, 19 – 53037 san Gimignano (SI)
Tel.: +39+0577 940108
Email: amicidellozafferano@gmail.com
La coltivazione dello zafferano nella zona è confermata già dal XIII° secolo, come pure le consistenti esportazioni verso altre zone della Toscana e del Vicino Oriente. Lo zafferano veniva utilizzato nella tintura, in medicina e nella pittura. In tempi recenti lo zafferano di San Gimignano ha conosciuto nuovo impulso per le applicazioni in campo gastronomico e nella farmacopea. Le operazioni di raccolta, pulitura e essiccazione a fuoco vengono ancora eseguite a mano.
ARTIGIANATO E ARTISTI
Artigianato – Alabastro e Vetro
Alabastro
A Volterra il molteplice patrimonio di storia, arte, natura e tecnica costituisce la struttura profonda di un territorio dove, fin dall’epoca etrusco-romana, la lavorazione dell’alabastro ha prodotto oggetti di grande pregio artistico e creato un artigianato specializzato molto apprezzato internazionalmente.
Alabastro
L’origine del nome “alabastro” è certamente egizia e, forse, deriva dalla città di Alabastron, anticamente rinomata per i vasetti e le anfore destinate a contenere profumi. Si tratta di una pietra candida che, per la particolare morbidezza, si presta ad essere lavorata più facilmente del marmo. È quindi molto adatta a riprodurre in scala ridotta motivi ornamentali ricchi di dettagli e a ritrarre i minimi particolari del volto umano, secondo i canoni estetici dell’arte classica. Gli Etruschi se ne servivano per costruire sarcofagi e urne cinerarie, aggiungendo anche ricche decorazioni raffiguranti l’immagine del defunto, assieme a scene di vita quotidiana, a immaginari viaggi nell’oltretomba e a episodi famosi della mitologia greca. Coloravano inoltre la superficie con sostanze minerali e, talvolta, la ricoprivano con sottilissime lamine d’oro.
Solo agli inizi del XVIII° secolo avvenne una vera crescita a livello quantitativo, con la fondazione di una vera e propria scuola per artigiani a Volterra. È infatti con l’abilità di esperti riproduttori di opere classiche che si cominciarono a realizzare oggetti di ottimo livello che fecero conoscere l’alabastro al mondo intero. Oggi sono poche le botteghe artigiane rimaste nel centro storico, ma la tradizione è gelosamente conservata. Non a caso è stata costituita l’Associazione Arte in Bottega, che ha lo scopo di salvaguardare, promuovere e far conoscere tutte le forme di lavoro manuale, di artigianato artistico e dell’arte.
Cristallo
Tra i prodotti non alimentari niente è più tipico e tradizionale del cristallo di Colle Val d’Elsa. I primi documenti che attestano la produzione di oggetti in vetro risalgono al 1331. All’inizio il prodotto era di colore verdastro a causa delle impurità presenti nelle materie prime. Quando fu sviluppato un sistema di renderlo trasparente, fu denominato “cristallo” per la somiglianza alla trasparenza del cristallo di rocca, una pietra pregiata per caratteristiche e bellezza.
Più recentemente fu scoperto che l’aggiunta di ossido di piombo aumentava l’effetto di brillantezza, avvicinando il vetro alle proprietà ottiche del diamante. La tradizione della produzione di cristallo è proseguita fino ai giorni nostri. A Colle di Val d’Elsa si produce il 95% di tutto il cristallo italiano e il 15% di tutto il cristallo del mondo, con un numero di oggetti di grande valore, bellezza e varietà, da calici a bottiglie, da ampolle a saliere e vasi.
Aziende di produzione e vendita di cristallo - Visite Guidate
Cristallo Colle – Arte e Colori
Indirizzo: Piazza Canonica, 6 – centro storico Colle di Val d’Elsa
Tel.: +39 0577 920458
Email: cristallocolle@gmail.com
Prodotti: bicchieri, vasi – lavorazione artigianale
Cristalleria Ceramica Artigiana CCA
Indirizzo: Via Castello, 40
Tel.: +39 0577 959666
Prodotti: bicchieri, vasi
Arnolfo di Cambio
Indirizzo: località Pian dell’Olmino 81
tel. +39 0577 928279
ColleVilca
Indirizzo: località San Marizale 24
tel. +39 0577 929188
Orari: show room 8.30-12 / 14-17.30
visita lavorazione su prenotazione
Duccio di Segna
Indirizzo: località Pian dell’Olmino
tel. +39 0577 929656.
Orari: lavorazione lunedì-sabato 9.00-12.00
show room lunedì-sabato 9.00-12.30 / lunedì-venerdì 14.30-19.30
Bandinelli Giuliano
Indirzzo: Via del Murolungo, 20
tel. +39 0577 931879
Orari: visita 10.30-13.00 e 15.00-20.00
Cigni Boreno
Indirizzo: Vicolo delle Fontanelle
tel. +39 0577 920326
visita con prenotazione
La Moleria Gelli
Indirizzo: Via Masson
tel. +39 0577 922024
visita con prenotazione
Cucini Franco
Indirizzo: Via Gramsci, 13a
tel. +39 0577 922497
Orari: visita con prenotazione 8.00-13.00 e 14.30-20.00
Grassini Loreno
indirizzo: Viale di Spugna 124
tel. +39 0577 922734
Orari: visita 9.30-13.00
Emmeci
Indirizzo: via F.lli Bandiera
tel. +39 0577 929216
Orari: visita con prenotazione 8.00-13.00 e 14.30-20
Ser Cristallo di Barone Pasquale
Indirizzo: località S.Marziale
tel. +39 0577 -928756
Orari: showroom 8,00-12.00 e 14.00-17.30